(foto Inter Fc)


C’è un trend che contraddistingue la seconda Inter di Simone Inzaghi, una certa incapacità a pareggiare.

Su 25 partite giocate fino a ora tra campionato, Champions e Coppa Italia i nerazzurri hanno vinto 16 volte, perso 7 e pareggiato solo due.

Entrambi i pareggi sono arrivati in trasferta, nel tempo di recupero e quando l’Inter era in vantaggio: il 3-3 con il Barcellona e il 2-2 con il Monza.

Cosa significa questa mancanza di pareggi? Che è una squadra con grandi potenzialità e capace di grandi imprese, come le vittorie con il Napoli ancora imbattuto (1-0, Dzeko e partita tatticamente perfetta) e con il Barcellona (1-0, Calhanoglu), ma anche capace di grandi distrazioni e di sconfitte arrivate per approcci sbagliati, come quelle con Udinese e Roma.

L’Empoli è atteso a San Siro lunedì 23 gennaio alle 20,45 per una partita che si prospetta molto difficile: nelle 9 partite di A giocate a Milano otto vittorie e una sconfitta (con la Roma). Quella di lunedì è l’ultima giornata del girone di andata.

L’Empoli ha 22 punti ed è undicesimo, insieme al Bologna. L’Inter è terza insieme alla Juve, con 37 punti. Andiamo a analizzare i possibili punti di forza o le debolezze di questa Inter.

Mister Inzaghi: se prepara bene la partita è già un plus. Quando l’Inter è attenta e concentrata è sicuramente pericolosa con un gioco preciso che sfrutta le fasce ma anche la forza dei centrocampisti, in primis Barella e Calhanoglu.

Dimarco: l’esterno sinistro sta giocando a un livello altissimo, quantità ma soprattutto tantissimaqualità. È molto migliorato tatticamente (merito di Inzaghi) e i suoi cross sono la soluzione più cercata

Dzeko: elegante lo è sempre stato, quest’anno mentre passa dai 36 ai 37 anni, sta giocando alla grande vivendo anche un ottimo momento sotto porta: 25 partite e 10 gol, oltre al solito lavoro di sponde e assist, fatto benissimo.

Lautaro: sembra in forma dopo il Mondiale in cui ha giocato poco ma che ha vinto.

Lukaku: non è un mistero, lo vedono tutti. È il più grande interrogativo di questa Inter. Nella partita con il Monza ha toccato 15 palloni e ne ha persi 10. È lontano dalla condizione, qualcuno dice sia poco inserito nel gioco di Inzaghi. Al momento è difficile giudicarlo.

Ancora mister Inzaghi: a volte la squadra non sembra motivata a dovere, a volte i giocatori che entrano nella ripresa non hanno la giusta determinazione, uno su tutti: Correa. Altro giocatore su cui al momento è difficile fare affidamento.

René Pierotti