(foto empolichannel.it)


Domenica 8 gennaio alle 15 all’Olimpico si gioca Lazio-Empoli. Ne ha parlato il mister dei toscani Paolo Zanetti in conferenza stampa. Prima uno sguardo al match contro l’Udinese: “Caputo sa giocare bene e fa giocare bene gli altri. Potevamo produrre molto di più, vedendo le possibilità in superiorità numerica. Abbiamo avuto dei 4 contro 2 in cui non abbiamo infierito. Non abbiamo perso niente del nostro spirito di portare a casa punti”.

Per Lazio-Empoli dobbiamo riuscire a partire bene ed evitare di schiacciarsi troppo: la Lazio per quello che ha dimostrato quando ha la mentalità giusta è ingiocabile, veramente forte, abbina un’idea di calcio che abbiamo ammirato, ha calciatori di talento e campioni. Qualche spazio lo può lasciare perché attacca tanto”.

L’Empoli sul campo di Roma non ha mai vinto. “Così come Udine, un campo dove si perde storicamente, facciamo di tutto per sfatare i tabù. Non guardiamo la classifica, ragioniamo gara per gara. La voglia di provare a vincere invece che subire è quello che farà cambiare”.

A centrocampo mancano i giocatori: “Non solo Akpa-Akpro, ma anche Haas, Henderson ha avuto un’influenza bruttissima. Bandinelli poi è il nostro capitano, ha una microfrattura al mignolo del piede, si sta allenando ma potrà entrare per pochi minuti, ha dato un grandissimo segnale ma non allenandosi non ha i minuti nelle gambe. A centrocampo non è un momento straordinario, potremo vedere qualche ragazzo che scalpita, il principio di squadra è questo. Non mi sono mai fatto problemi a mettere giovani in campo”.

Sulla squadra di Sarri Zanetti ha spiegato: “La Lazio è diversa dall’Udinese, hanno un centravanti migliore in assoluto, Immobile attacca lo spazio per i tempi straordinari che ha, abbassa la difesa e la smorza. Non dobbiamo prendere paura per i movimenti che fa. Hanno esterni forti nell’uno contro uno. Di soluzioni offensive la Lazio ne ha più dell’Udinese. Sarebbe utile avere la palla più possibile”.

Ci sono aspettative dal mercato? “Cercheremo di cogliere delle opportunità, nella rosa siamo in tanti, prima di andare a mettere dentro dobbiamo sfoltire. Non siamo ancora a metà percorso, dobbiamo arrivare con un gruppo squadra abituato con qualcosa che possa essere costruito nel tempo. Non voglio essere un allenatore di passaggio”.