Francesco Caputo


“La retrocessione all’ultima giornata di tre anni fa non l’ho mai digerita; ho un debito di riconoscenza verso questa piazza, che mi ha permesso di indossare la maglia della Nazionale”.

Durante la sua presentazione, Francesco Caputo, arrivato in prestito dalla Sampdoria, ha messo in chiaro tutta la sua volontà di dare il massimo per la squadra azzurra, con la quale ha vissuto i momenti più belli della sua carriera. Tuttavia, la caduta in Serie B al termine del campionato 2018-2019, dopo il match contro l’Inter giocato con grandissimo cuore, ancora fa male a pensarci. Da lì, il passaggio al Sassuolo e poi i blucerchiati.

“Ci siamo lasciati tre anni fa a Milano, tra tante lacrime e tante soddisfazioni vissute assieme. Un addio che più di necessità che di volontà – racconta l’attaccante pugliese –. Alla Samp ho vissuto un anno e mezzo difficile, avevo bisogno di sentirmi di nuovo importante e apprezzato. È un piacere essere tornato a Empoli, dove ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. La voglia di tornare era tanta, infatti ho scelto io di venire qui: la Samp mi aveva prospettato altre soluzioni, ma io mi sono imposto perché il mio unico desiderio era indossare di nuovo questa maglia, che sento mia. Con il presidente Corsi e il direttore sportivo Accardi mi sentivo praticamente a ogni sessione di mercato, li ringrazio di avermi riportato a Empoli, così come mister Zanetti, che non ha esitato a riportarmi qui. Ho tantissima voglia di rimettermi in gioco con questa squadra

L’attaccante ha poi confermato l’ottimo feeling con il mister degli Azzurri: “è bastata una chiacchierata il primo giorno con Zanetti per far scattare la scintilla. Inoltre, conosco benissimo il modulo 4-3-1-2, che risalta le mie caratteristiche. Il primo obiettivo è salvarsi il prima possibile. Voglio aiutare e portare la mia esperienza a una squadra giovane che gioca un calcio molto propositivo, cercando di trascinare il gruppo. Mi hanno accolto tutti benissimo, sono contento perché in teoria non è facile entrare in squadre già collaudate. Per me è stato facile inserirmi, perché conosco l’ambiente fantastico, in cui sono stato accolto alla grande

A proposito del reparto d’attacco, Caputo ha assicurato che cercherà di aiutare i compagni a togliersi qualche pressione e farli giocare più liberi. “Sono contento che ieri abbia segnato Tommaso Baldanzi, un giocatore di qualità. Ho parlato con tutti i ragazzi per trasmettere la mia idea: non sono qua per fare 30 goal, ma per aiutare tutti. Sarà poi il campo a parlare”.

“Ho trovato una squadra con tante qualità, calcistiche e umane – ha continuato –. Una squadra giovane ma dai giocatori importanti. Dobbiamo avere l’atteggiamento giusto, umiltà oltre all’ambizione di alzare l’asticella. Ce la possiamo giocare con tutti. Ieri, infatti, abbiamo giocato da squadra, ci siamo aiutati e potevano anche portare a casa i tre punti. Questo è un campionato anomalo, caratterizzato da una sosta invernale così lunga. Ricomincia un mini campionato in cui tutto può cambiare, anche con il mercato di gennaio

Infine, un passaggio sulla maglia numero 19: “Ho scelto questo numero, perché è la data di nascita di mia moglie Anna Maria”.