Roberto Mancini durante Empoli Inter (foto Empolichannel.it)


Fabiano Parisi e Guglielmo Vicario, terzino sinistro e portiere dell’Empoli, chiudono l’esperienza in nazionale con zero minuti a referto. Nelle due amichevoli contro Albania e Austria non hanno mai giocato, quindi non sono riusciti a fare il loro esordio con l’Italia. Ha giocato in nazionale chiunque, anche chi in A ha fatto solo una manciata di minuti, ma Mancini non ha trovato né il tempo né il modo di schierare per un secondo il miglior portiere della Serie A e uno dei migliori terzini del nostro campionato. Perché? Chi lo sa, risponderà Mancini, forse.

Evidentemente giocare nel piccolo Empoli – che è a metà classifica e da un anno e mezzo non mette piede in zona retrocessione, anzi – non è un biglietto da visita sufficiente per potersi meritare una presenza in azzurro. Ha giocato in nazionale Pafundi, che potrà diventare un campionissimo, ma finora in A ha fatto mezz’ora a dir tanto. Ha giocato Gatti, che aveva esordito a giugno quando non aveva mai fatto un minuto in A e che adesso ha in nazionale la metà delle presenze in campionato (due contro quattro). Hanno esordito Miretti, Fagioli e Pinamonti, ha continuato a trovar spazio Gnonto nonostante i 100 minuti in Premier League. Vicario e Parisi no.

A Coverciano i convocati erano tantissimi, chiunque ha avuto – a torto o a ragione – l’opportunità di scendere in campo con la maglia azzurra. Chiunque tranne tre persone: i succitati Vicario e Parisi, oltre a Provedel della Lazio, che comunque viene da un anno e mezzo alla grande. Non si conoscono bene le dinamiche dietro alle scelte di Mancini, ma francamente dopo l’uscita dal Mondiale – una pagina molto brutta, anche se si nasconde la cenere sotto al tappeto – sembra che le sue chiamate siano fatte in maniera casuale, basti pensare che Emerson Palmieri è ancora davanti a gente come Parisi o Udogie. Scendendo in U21 la situazione non è migliore: Baldanzi e Fazzini ancora in U20 è inspiegabile, dato che hanno diverse presenze in A. Misteri difficili da risolvere.

Gianmarco Lotti