Marko Pjaca (foto Empoli Fc)


Nella rosa dell’Empoli sono presenti due giocatori dal talento indiscutibile, Marko Pjaca e Nedim Bajrami. Uno ha una storia che parla per sé, l’altro ha mostrato in azzurro di meritarsi la numero 10 e la Serie A. Eppure adesso sono i due giocatori più in difficoltà per l’Empoli, coloro da cui ci si attende di più. Pjaca e Bajrami, sia chiaro, non sono i responsabili delle recenti sconfitte o della fase offensiva abulica, ma proprio perché hanno qualità altissime è lecito che rendano di più rispetto alle prestazioni mediocri offerte nelle ultime settimane.

Contro l’Atalanta si è raggiunto l’apice. Pur favoriti da un assetto tattico che doveva valorizzare le loro giocate sugli esterni, hanno combinato davvero poco. Mai nel vivo della manovra, incapaci di avere un guizzo, spesso indolenti, sono sembrati la brutta copia dei grandi giocatori che sono. L’Empoli pende anche dalle loro qualità e sono loro a dover fare da raccordo tra l’attacco e il centrocampo, cosa che con la Dea è totalmente mancata.

Pjaca ha iniziato bene la stagione ma è andato via via eclissandosi, ha mostrato di rendere di più da solo dietro le punte che come esterno (eppure a Torino l’anno scorso in quel ruolo è andato piuttosto bene). Bajrami invece è ancora alla ricerca di sé stesso e di una continuità che, a dire il vero, è sempre stata uno dei suoi difetti. Non tutto è perduto, accanirsi contro loro due dopo Empoli-Atalanta è l’errore più grave da fare e Zanetti, tecnico intelligente, lo sa. Sa, però, che Baldanzi è un elemento difficile da tenere in panchina. Bajrami e Pjaca sono dunque avvisati, c’è da invertire la rotta.