È già tempo di Serie A e di Salernitana-Empoli. Paolo Zanetti in conferenza stampa ha detto: “È una partita difficile su un campo difficile. Per me è difficile pensare che chi investe 50 milioni lotta per la salvezza, ci sta che abbiano alzato l’asticella. Dobbiamo confrontarci con una realtà importante e in crescita con un pubblico straordinario. Dobbiamo cercare di fare risultato e dare continuità di prestazione. La fine del mercato in un certo senso fa iniziare un altro momento, qualcuno magari aveva la difficoltà del mercato ma ora la testa è improntata sull’Empoli e sul nostro obiettivo comune. Sono arrivati ragazzi importanti che alzano il livello. Si sono presentati bene anche i nuovi, a loro mancano minuti”.
“Non ho mai nascosto la volontà di tornare qua, spero di rimanere a Empoli il più possibile. Ho a che fare con protagonisti, si capisce adesso da dentro come mai una città così piccola riesca a fare calcio così di livello per molto tempo. Entro nell’idea di questo tipo di lavoro, ho fame di risultati e stiamo mettendo le basi che cercavo per un futuro importante. Non credo nel turnover a meno che qualcuno non mi dia la sensazione di essere stanco, i ragazzi sono talmente allenati che possono fare talvolta tre gare in una settimana” ha continuato.
Ancora Zanetti: “Vogliamo raggiungere una qualità fisica importante, può esserci qualche cambio ma non stravolgerò la squadra. Bajrami titolare non è detto, si gioca il posto con Pjaca, possono darsi il ruolo. Abbiamo fuori anche Destro e dobbiamo fare dei ragionamenti. Nelle ultime gare ci siamo complicati la vita negli ultimi minuti e questo mi fa pensare anche a avere dei cambi di livello. Ora alibi non ce ne sono più, deve parlare il campo. Haas è il cuore pulsante del gruppo assieme a altro ragazzi, è un leader dentro e fuori dal campo, non è ancora al 100% e gioca perché è importante e ha caratteristiche particolari”.
Zanetti ha aggiunto: “Ho parlato con Baldanzi, è un ragazzo che ha aspettato il suo momento. Deve ragionare in maniera lungimirante, è un infortunio muscolare da impatto e starà fuori un mese ma non lo condizionerà nel futuro. La dote più importante che ha Parisi è che più il gioco si fa dura più lui entra in sfida, è la caratteristica dei campioni. Lui fa cose con intraprendenza, rischia spesso, migliora dal punto di vista tattico difensivo, sta facendo un percorso e ha margine per crescere ancora negli ultimi venti metri. Può migliorare la concretezza, è un altro 2000 destinato a grandi cose”.