Andrea Pinamonti è arrivato a fari spenti e ha fatto benissimo. La speranza dell’Empoli è di bissare il colpo dai nerazzurri con Martin Satriano. L’Inter lo ha dato in prestito agli azzurri e c’è chi si frega le mani, perché si parla di Satriano come di un potenziale talento. Addirittura da Milano dicono che sia più forte di Pinamonti ma a Empoli l’arciere di Cles ha mostrato di essere uno dei centravanti italiani migliori, quindi sarà dura. Però è bene per adesso lasciar perdere i paragoni e focalizzarsi sul giovane Satriano, arrivato al Castellani per stupire tutto e tutti.
Che giocatore è? Di sicuro piuttosto fisico, è alto quasi 190 cm, è asciutto ma ben formato e sa farsi valere nella lotta coi difensori. L’altezza però non deve trarre in inganno, Satriano non è una prima punta, o meglio, non è una prima punta e basta. L’uruguaiano svaria spesso sul fronte offensivo e questo lo porta a essere un 11, per dirla alla vecchia maniera. La domanda del tifoso empolese è d’obbligo: può giocare con Destro? Sì, anche se finora – specie nel prestito al Brest – stato lui da solo il terminale offensivo della squadra.
Ha la pecca di non essere uno molto partecipe nella manovra, anche se sembra migliorato sul fondamentale dopo la parentesi francese. Però in area di rigore è uno squalo. Non ci si deve far ingannare dai numeri, d’altronde è ancora giovane e può crescere e fare ancora gol: negli ultimi sedici metri diventa difficile tenerlo, Satriano diventa importante in fase realizzativa e nelle sponde o gli assist se gioca come seconda punta. Ha un’ottima tecnica di base, vederlo col pallone fra i piedi è intrigante perché non è l’attaccante scarso nel fraseggio, tutt’altro. Destro o sinistro fa poca differenza, Satriano a Empoli può crescere e diventare davvero un signor giocatore. Senza pressione, ovvio, ma con quella curiosità che si riserva ai potenziali ottimi calciatori.
Gianmarco Lotti