(foto Genoa CFC)


L’Empoli ha chiuso l’affare Mattia Destro. Il centravanti arriva a parametro zero e si preannuncia un colpo importante. Non è più il Destro che sembrava destinato a prendere in spalla la Nazionale e il calcio italiano, come si pensava dieci anni fa, ma attenzione: l’attaccante che arriva a Empoli è tutt’altro che un ripiego ed è tutt’altro che un giocatore sul viale del tramonto, anzi. Nonostante la carta d’identità dica trentun anni, Destro ha ancora fame e voglia di rivincita. Lo ha fatto vedere nell’ultima annata al Genoa e anche in quella precedente, dove in totale ha segnato venti gol pur non giocando sempre titolare.

Forse il problema di Destro è – ed è sempre stato – una forma fisica non al cento per cento. Anche a Roma, quando era esploso e aveva una media gol incredibile, erano gli infortuni a bloccarlo. Eppure Destro col gol ci parla, è uno che sa muoversi in avanti. L’Empoli ha preso una punta diversa da quelle che ha avuto in questi anni. Probabilmente ha preso uno degli italiani più rapaci in area di rigore, in grado di ubriacare i difensori coi movimenti senza palla. Destro sa attaccare benissimo l’area ed è la classica punta che si fa trovare pronta sui palloni sporchi. Magari non ha la tecnica di Vlahovic e non difende come Giroud, ma è un signor attaccante. Col destro o col sinistro sa calciare in tutti i modi ed è anche bravo di testa, un fondamentale che l’Empoli ha sfruttato poco nell’ultima annata.

Ci sono dei momenti in cui Destro è baciato dalla grazia, vedi l’ultima stagione al Genoa in cui è riuscito a segnare pure con una bottiglia in mano. Il gioco di Zanetti valorizza il gioco delle prime punte, basti pensare a Forte e Henry negli ultimi due anni a Venezia. Destro dovrà segnare, sì, ma anche aiutare la squadra con sponde e movimenti intelligenti. Dovrà trovare più continuità, questo è poco ma sicuro, ma vivrà finalmente un ambiente in grado di aspettarlo e che non gli getterà addosso la croce se rimarrà cinque gare senza segnare. Anche perché, per tornare al gioco di Zanetti, l’attaccante deve fare gol ma anche lavorare per i compagni, e questo Destro sa farlo. Empoli lo aspetta.

Gianmarco Lotti