(foto Empoli Femminile)


All’indomani della cessione dell’Empoli Ladies al Parma, i tifosi hanno diramato il seguente comunicato.

Alla fine, come recitavano le magliette celebrative del raggiungimento della salvezza, “missione compiuta!”. La società Empoli Ladies è stata venduta al Parma che, cambiandone la denominazione, l’anno prossimo giocherà in serie A al nostro posto. Le motivazioni sono meramente economiche e, alle parole di circostanza di chi ha ceduto, avremmo preferito di gran lunga il silenzio. Quel silenzio misto a disinteresse che troppo spesso abbiamo potuto constatare di persona a Monteboro e zone limitrofe.

C’è chi negli ultimi mesi e anni ha parlato di “Progetto Empoli”, facendosi pubblicità sugli organi di informazione: se ci fosse stato, non ci saremmo ritrovati a veder sparire le Ladies dopo anni, soprattutto gli ultimi due, in cui si parlava di professionismo. Il tempo per programmare, progettare e trovare i fondi non mancava. Se ci fosse stato il progetto, anziché nascondersi dietro il dito del settore giovanile (chissà come verrà gestito), si sarebbe perlomeno pensato di iscrivere una squadra in una serie minore, anche ripartendo dall’ultima, per dare un obiettivo alle ragazze del giovanile e per continuare a far crescere l’ambiente e gli spettatori. E soprattutto si sarebbe coinvolta l’amministrazione comunale per cercare di trovare una soluzione diversa. Invece nulla, come l’interesse della società azzurra verso il calcio femminile.

I gruppi Ladies e Blues Bischeri continueranno a vivere, seguiranno le giovanili e, nei limiti del possibile, le giocatrici dell’Empoli costrette all’esodo in altre squadre. Ma speriamo che la proprietà azzurra ricostituisca una prima squadra: non crediamo che all’Empoli FC manchino 15.000 euro per fare, per esempio, una Promozione dignitosa.