(foto Margherita Cecchin per empolichannel.it)


L’Empoli nel girone di andata è stata una delle sorprese anche perché è stato bravo a recuperare punti da situazioni di vantaggio: in partite come con Fiorentina o Udinese o Torino è andato sotto ma poi è stato capace di prendersi vittoria o pareggio. L’antifona è cambiata nel girone di ritorno, se si considera che in poco più di un terzo delle partite è stato l’Empoli a andare avanti prima del pareggio o della vittoria degli avversari.

Se si considera la Serie A sono sei le sfide del girone di ritorno in cui l’Empoli è stato riacciuffato; diventano sette se si prende anche la Coppa Italia col match di San Siro. Le più recenti sono proprio le ultime due di campionato, in cui l’Empoli ha messo il muso avanti salvo poi perdere con Torino e Inter, seppur in modi differenti e con motivazioni molto diverse tra loro (l’arbitro coi granata, lo strapotere nerazzurro a Milano).

Con la Lazio l’Empoli era avanti due gol, è stato raggiunto, si è riportato in vantaggio e ha pareggiato. Col Venezia era sopra ma ha subito il pari. Con Cagliari e Verona in casa ha fatto il primo gol ma poi è arrivato il segno X. Con Toro e Inter si sa come è andata a finire.

Può essere un caso, ma è un’inversione di tendenza rispetto alla prima parte di campionato: nelle ultime sedici sfide di A l’Empoli infatti non è mai stato capace di rimontare o agguantare un pari da situazione di svantaggio, se si esclude il gioiello col Napoli. Solo con la Juventus era sotto e ha pareggiato, salvo poi perdere 2-3 al Castellani. Nonostante il cambio di passo non è cambiato l’obiettivo, quello della salvezza, raggiunto con largo anticipo e senza rimonte.

Gianmarco Lotti