(foto Empoli Fc)


Si dice che l‘Empoli è salvo dopo la vittoria col Napoli. Non è ufficiale la salvezza, ma è ufficiosa: 37 punti sono un approdo tranquillo, alle squadre là in basso servirebbe qualcosa di titanico per riprendere e scavalcare gli azzurri. Facciamo il punto parlando di salvezza matematica. Perché non è stata ancora raggiunta? Il motivo si chiama Salernitana.

La squadra campana ha 25 punti, -12 rispetto all’Empoli. Ha però anche una partita in meno, da recuperare il 5 maggio contro il Venezia. Virtualmente sarebbe quindi a -9 dall’Empoli, se si considerasse l’ipotesi migliore per i ragazzi di Nicola, ovvero la vittoria nel recupero coi lagunari. Va da sé che con quattro potenziali gare da giocare, un parziale di 9 punti non basterebbe, nonostante lo scontro diretto (per ora) a favore dell’Empoli.

Salernitana-Venezia si giocherà solo dopo la prossima giornata, quindi l’Empoli ha il match ball contro il Torino. Se vincesse coi granata e la Salernitana non dovesse battere poche ore dopo l’Atalanta, l’Empoli sarebbe ufficialmente salvo. Sia ben chiaro, si parla di salvezza aritmetica, quindi di sicurezza al 100%, ma va da sé che gli azzurri hanno il 99,99% di possibilità di rimanere in A l’anno prossimo.

Abbiamo preso in considerazione la Salernitana come squadra su cui ‘fare la corsa’, ma potenzialmente anche il Venezia potrebbe scavalcare l’Empoli. Certo, Zanetti dovrebbe vincere le ultime cinque sperando in quattro ko di Andreazzoli e supererebbe l’Empoli per gli scontri diretti a favore, ma le percentuali che accada sono simili a quelle di veder volare davvero dei ciuchi sul cielo di Empoli.

E il Genoa? Il Genoa potrebbe ancora arrivare a pari punti con gli azzurri, è a -12 e dovrebbe succedere un miracolo. Un miracolo doppio: gli scontri diretti sono pari (2-2 e 0-0) e conterebbe la differenza reti, per adesso leggermente migliore per l’Empoli. Comunque se c’è una squadra che deve aver paura, non è quella di Andreazzoli. La salvezza è nelle mani dell’Empoli: è come un regalo di Natale ricevuto il 15 dicembre, per cui bisogna aspettare qualche giorno per scartarlo.

Gianmarco Lotti