(foto Genoa CFC)


La classifica non deve trarre in inganno. Il Genoa è penultimo e non vince da quando ancora non esisteva la variante Omicron, ma le ultime partite col nuovo tecnico Blessin stanno restituendo l’immagine di un Grifone solido, moderno, difficile da affrontare. L’Empoli guarda il Genoa dall’alto, ma non vince da troppo tempo. La possibile trappola è dietro l’angolo e, in un momento così delicato, questo Genoa è davvero il peggior avversario possibile da incontrare.

Lo è per una serie di motivi. Il primo riguarda la forma dei giocatori. Mentre l’Empoli è parso un tantino più svagato negli ultimi due mesi, il Genoa è più in palla. Corre molto e corre bene, e qui si arriva al secondo motivo: l’atteggiamento tattico. In puro stile Red Bull, Blessin fa suoi concetti del calcio tedesco moderno e soprattutto il Gegenpressing, cioè la riconquista del pallone con un pressing feroce quando si perde la sfera. Blessin lo evolve: i calciatori del Genoa non fanno mai ragionare gli avversari, accerchiando il portatore di palla e gettandoglisi addosso come i moscerini sui neon d’estate. Il Grifone segna poco e crea poco, ma è difficilissimo da scardinare.

Il terzo motivo è ambientale. Il Genoa non sarà in alto, ma con Blessin viene da cinque pareggi di cui due 0-0 contro Roma e Inter. I tifosi credono nel miracolo salvezza, con l’Empoli è quasi un’ultima spiaggia. A Marassi saranno tanti gli spettatori in un mezzogiorno e mezzo di fuoco, per citare Mel Brooks: già 9mila i tagliandi venduti a prezzi popolari per agevolare la capienza. La spinta rossoblu sarà fortissima, l’Empoli dovrà tenere botta. Sarà una partita dura, Andreazzoli (ex di turno) dovrà mostrare che la flessione degli azzurri è stata solo un incidente di percorso.