Leonardo Mancuso va al Monza, lascia l’Empoli dopo due anni e mezzo. Una semplice notizia di calciomercato racchiusa in una riga in realtà nasconde dietro un mondo di emozioni e di ricordi. Mancuso va via dagli azzurri dopo una prima parte di stagione di certo non facile, in cui è rimasto ai margini, ma non bisogna dimenticarsi cosa ha rappresentato per Empoli e per l’Empoli in uno dei periodi più incredibile degli ultimi anni.

Arrivato per fare la prima punta con Bucchi, è stato impiegato anche da seconda o da esterno nelle gestioni Muzzi e Marino, rimanendo comunque uno dei pochi punti fermi nella peggior stagione dell’Empoli da qualche anno a oggi. Poi con Dionisi è diventato l’uomo in più in un’orchestra perfetta, ha segnato gol su gol e ha dato vita a una stagione stratosferica, culminata con la promozione. Da agosto a oggi ha faticato, ma ha trovato il modo di entrare nella storia.

Tra cinquant’anni a Empoli ci sarà ancora chi ricorderà la zampata di Leo Mancuso contro la Juventus, il suo primo e finora unico gol in Serie A. Il ragazzo venuto da Lacchiarella, pescatore prestato al pallone, ha ammutolito lo Stadium e dato la prima vittoria azzurra in trasferta con la Juve. Sono cose che restano impresse nei libri e sulla pelle dei tifosi, nonostante ciò che è avvenuto nei mesi successivi.

A Mancuso va un sentito grazie per quello che ha rappresentato in due anni e mezzo complicati. Poteva finire diversamente? Chissà, forse sì o forse no, non sta a nessuno giudicare. Quel che è sicuro è che le strade del numero sette e dell’Empoli si separano ma solo sulla carta e nei contratti, perché certi ricordi rimarranno indelebili.

Gianmarco Lotti