Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato alla vigilia della sfida di domani sera contro l’Hellas Verona; ascolta le sue parole su Empoli Channel.

“Come può incidere la sosta non lo potremo sapere fino a domani sera – ha dichiarato il tecnico azzurro -; in queste settimane abbiamo cercato di fare di esperienza virtù. Abbiamo analizzato le varie cose, inserito tre amichevoli intermezzare il lavoro, ma per la valutazione sulla squadra bisogna aspettare. Vedendo allenare le sensazioni sono positive, non abbiamo nessun tipo di problema di ordine fisico, siamo tutti a disposizione e la situazione è ideale per andare a giocare una gara complicata come quella di domani”.

“Il Verona – ha aggiunto – è una squadra che sa fare tante cose e sa farle tutte molto bene, sia sotto l’aspetto della corsa, che quello agonistico e dell’estetica. Fanno un calcio diverso, che personalmente mi piace molto perché dimostrano di esser molto produttivi che poi è l’essenza del calcio. Gara con tanti gol? In generale si segna tanto, lo abbiamo evidenziato anche in passato e anche le altre gare lo dimostrano. Non so se lo sarà anche domani, istintivamente direi di sì, si affrontano due squadre che puntano sempre ad ottenere il massimo ma le gare che si pensano alla viglia non sempre poi si rivelano tali e vanno in una direzione opposta a quella che si era immaginato.

Verona esame al momento giusto? Gli esami in Serie A ci sono sempre, non ce n’è uno più importante e alcuni meno. Gli esami sono esami, vanno affrontati e superati. Se è la partita giusta non lo so, ma di sicuro dovremmo fare molta attenzione, avere le idee chiare, essere tutti disponibili al sacrificio”.

“Tante soluzioni? – ha concluso – Questo è un gruppo che fa vedere di avere doppia o tripla soluzione in determinati e ruoli e dà la possibilità di mettere in campo la squadra più opportuna o che dà maggiori certezze nel momento per superare le difficoltà che si presentano. Di questo sono molto soddisfatto, è una libertà che ho e tento di dare soddisfazione a tutti perché non abbiamo un gruppo limitato ma completo sul quale fare affidamento.

Empoli primo per gioco effettivo? Mi fa piacere, perché è una cosa che curiamo anche in allenamento dove non vogliamo speculare sulle situazioni. Penso che poi questo si traduce anche in campo. Se abbiamo numeri favorevoli significa che ciò che diciamo e facciamo in allenamento si riproduce in campo. Ciò non significa che il gioco effettivo si traduce in produttività, che dipende da molti altri fattori, dall’avversario all’interpretazione della singola gara. Però è un dato che mi fa piacere”.