(foto empolichannel.it)


Pietro Accardi è uno dei direttori sportivi più giovani della Serie A, ma al contempo è anche uno dei più scafati, dato il suo cv già importante. Il ds dell’Empoli si è raccontato e ha raccontato cosa vuol dire lavorare in azzurro: “Qui si fa calcio in una certa maniera, si crede nei valori. Si cerca di mettere a disposizione dei ragazzi tutto per farli rendere al meglio. Quest’anno le ambizioni sono quelle di vivere la A con grande entusiasmo, è un sogno che si realizza e faremo di tutto per difenderlo. Ci saranno momenti di difficoltà ma saremo pronti a affrontarli“.

Al magazine della Serie A, Accardi ha parlato dei singoli, specie in attacco: “Ci sono dei ragazzi che non hanno mai fatto la Serie A, c’è chi non dorme la notte pur di giocarla. Mancuso è un ’92, per tanti è un tardivo ma con l’esperienza di Caputo sappiamo che Mancuso può far bene, con le qualità che ha. Cutrone per le qualità che ha si sposa bene con il nostro credo calcistico, ci ha piacevolmente sorpreso la sua voglia che ci ha trasmesso fin da quando ha saputo che lo volevamo. Pur di venire qua si è tolto dei soldi, non è un gesto scontato”.

Rispetto a tante altre realtà possiamo essere inferiori, dobbiamo colmarlo con l’unione e la voglia di sacrificarsi” ha continuato. Infine Accardi ha speso belle parole su uno che a Empoli ha lasciato il segno: “Ho pensato che Sarri fosse un rivoluzionario e potesse fare una grande carriera, devo dire che è un maestro. Ho un ricordo bellissimo di lui, come tutto l’ambiente Empoli, perché ha scritto pagine importanti sia per il club che per la città”.