Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, è pronto a tornare in Serie A. La Repubblica-Firenze lo ha intervistato e il patron azzurro ha fatto il punto della situazione: “L’Empoli rappresenta la città non solo dal punto di vista sportivo ma anche come valori. Dobbiamo badare alle economie, le risorse sono limitate. Sono diventato meno paziente nella sconfitta, mi pare di non avere più l’energia di qualche anno fa, è proprio lì che dovrei trasmettere fiducia“.
“La base è formata da giovani che vengono valorizzati e che ci portano energie economiche per poter andare avanti. Negli anni abbiamo creato un meccanismo tra noi, ambiente e tifosi che ha messo tutti in grado di lavorare bene con margini di errori più ampi” ha continuato Corsi, che poi si è soffermato sull’arrivo di Cutrone: “L’ho visto entusiasta di venire a Empoli, qui ci sono le condizioni per fare bene specie nei momenti di difficoltà. I giovani necessitano di un clima così attorno“.
“Il segreto è la passione mia e delle persone che ho scelto negli anni. Adesso ho un ds, Pietro Accardi, molto giovane che ha finito qui da calciatore e al quale ho pensato fin da subito. Sono tutte scelte mie. Qualcosa ho sbagliato ma spesso le ho indovinate. Rivendico i due Scudetti Primavera, il torneo di Viareggio. Ora su 10 bambini provenienti dalla Toscana, 8 vengono da noi. Futuro? A volte penso che debba smettere, poi realizzo che non ci sono le condizioni. Ora dico godiamoci la A, pensiamo che Empoli coi suoi 42mila abitanti è una realtà che si è guadagnata stima e considerazione” ha concluso Corsi.