(foto empolichannel.it)


Rebecca Corsi sarà una delle poche donne dirigenti in Serie A. Vice presidente dell’Empoli e presidentessa dell’Empoli Femminile, ha scalato le gerarchie azzurre negli ultimi nove anni ed è diventata un punto di riferimento. A La Repubblica-Firenze ha dichiarato: “Ho iniziato col marketing, poi sono entrata in dirigenza e sono diventata vice e anche presidente dell’Empoli Femminile, la mia creatura. Mio padre difficilmente frequentava il centro di Monteboro, ma da quando lavoro qui ho dato delle regole, in azienda si fanno i giubbotti e qui si parla di calcio”.

Non mi piace sentire che sono la ‘figlia di’, ma sarei ipocrita a non fare onore a tutto ciò. Sono qua da nove anni anche perché mio padre è presidente dell’Empoli. Stando con mio padre mi sono innamorata della squadra. Nell’Empoli ho trovato la mia pace. Devi sempre dimostrare qualcosa in più ma non è solo questo il problema: è il fatto di pensare a una donna in un mondo di uomini con un cognome importante. Una miscela esplosiva” ha continuato Corsi.

Ancora Rebecca Corsi: “Ho sempre seguito i consigli di mio padre. Quando entri negli spogliatoi non sorridere o non parlare se c’è tensione. Rimani seria il giorno della partita. Mantieni equilibrio. Non è stato facile perché sono cresciuta a contatto coi calciatori, Tonelli o Angella me li ritrovato in classe a scuola e al campo il pomeriggio. Ho sofferto molto i cattivi pensieri che ho sentito su di me. Sono giovane e il giudizio mi dà fastidio. Adesso però la vivo meglio, con più serenità. Io presidentessa? Mio padre vorrebbe non darmi questo peso, per me invece sarebbe bellissimo e spero che un giorno possa accadere. È il mio sogno“.