(foto gonews.it)


Empoli-Chievo di oggi alle 15 al Castellani non si giocherà. A dire il vero solo il Chievo sarà in campo assieme a Orsato. La squadra di Aglietti aspetterà 45 minuti e spererà nello 0-3. Proviamo a fare un riepilogo di cosa è successo e di cosa accadrà.

Tutto parte dopo Empoli-Entella, col primo positivo al Coronavirus negli azzurri. Nei giorni successivi diventano 13 (11 calciatori, 2 staff). Saranno 29, tra cui 16 della Primavera. Alcuni hanno già avuto il Coronavirus in autunno, l’Asl pensa si tratti di una variante. La stessa Asl mette in quarantena la prima squadra fino al 7 aprile. Va da sé che fino a quel giorno non può giocare, anche se lo stesso presidente Corsi si dice rammaricato.

L’Empoli chiede alla Lega B il rinvio con Cremonese e Chievo. Con la Cremonese si gioca il famoso ‘jolly‘ e la Lega lo consente, probabilmente sarà recuperata il 13 aprile. Col Chievo invece si ‘gioca’. Perché la Lega non rinvia? Semplice, l’Empoli ha già usufruito dall’art. 3.1 del C.U. LNPB n. 29 del 13 ottobre 2020 e la B non interviene.

Non si arriva a un accordo tra Empoli e Chievo, a quanto è dato sapere. Ergo, il Chievo viaggia la mattina del 5 aprile verso Empoli e si presenterà allo stadio, dove verosimilmente farà un allenamento. Al 45° Orsato chiuderà i giochi e il risultato sarà sub iudice, stando al precedente ‘fresco’ di Lazio-Torino. Non può perdere a tavolino l’Empoli perché è bloccato in quarantena dall’autorità sanitaria, che, lo abbiamo visto, ha più potere di quella sportiva.

Sarà 0-3? È un’ipotesi, ma non può essere come Salernitana-Reggiana (o addirittura Empoli-Brescia, Coppa Italia): lì la Regia non era stata fermata dall’Asl e non presentò ricorso, stesso discorso per il Brescia.

Empoli-Chievo sarà dunque come Lazio-Torino. Come detto, il Giudice Sportivo metterà verosimilmente il risultato sarà sub iudice. Ci saranno lungaggini burocratiche e si rigiocherà la partita.

Il Chievo potrebbe fare ricorso (il condizionale è d’obbligo). Si può passare per due gradi di giudizio e andare per le lunghe, magari influenzando il finale di B e protrarre la stagione fino alle proverbiali calende greche. Se il Chievo non farà ricorso, però, la partita sarà giocata forse a fine aprile o a inizio maggio.

Dal punto di vista dell’Empoli, primo in B, non sarà un finale di stagione facile: in un mese giocherà 8 partite di cui almeno 3 scontri diretti. Se l’Empoli non fosse stato bloccato dall’Asl, avrebbe giocato, questo è certo. Non sarà al Castellani perché non può, non perché non vuole.

Il Chievo è a Empoli e farà quello che la prassi impone: una scampagnata di quarantacinque minuti. Dopo, purtroppo o per fortuna, il pallone smetterà di rotolare sull’erba e si affiderà ai faldoni burocratici che stanno caratterizzando il calcio italiano dal primo lockdown in avanti. Nelle altre leghe europee non si sono quasi mai visti casi del genere.

Gianmarco Lotti