(foto Empoli Fc)


Alle volte le partite vengono cambiate da una palla vagante, da un refolo di vento, da una testa alzata con un millesimo di secondo di ritardo. E poi c’è la strategia, una materia che sanno maneggiare solo gli esperti. Anche Alessio Dionisi, sì, e Empoli-Pordenone lo ha dimostrato. La mossa tattica – ma ‘tattica’ qui forse è usato un po’ a sproposito – che ha cambiato la gara di ieri è frutto di una trovata del mister amiatino: è una di quelle curiosità che, con lo stadio pieno, in pochissimi avrebbero colto. Sta tutta in un urlo, “Dalla a Ryder”.

I minuti sono ottantacinque. L’Empoli pareggia e ha un uomo in più, il Pordenone gioca una splendida gara difensiva e tiene. Dionisi tenta il tutto per tutto e decide di mettere Ricci e un attaccante, Matos, il quale prende addirittura il posto di Stulac. Già qui si scardina l’equilibrio, anche se a cinque dalla fine di programmi ce ne sono pochi. Eppure Dionisi è lucido, mette Matos e gli dice di andare sulla fascia destra, a fare l’ala. Il brasiliano ci va e aspetta.

Il caso vuole che la prima palla buona tocchi a Bajrami a sinistra. L’albanese dà del tu al pallone ed è in un momento d’oro. Dionisi è a pochi passi da lui e gli urla “Dalla a Ryder!”. Bajrami esegue: disegna il cross dalla parte opposta, Matos si inserisce da dietro ed è solo, il cambio gioco fa il suo effetto. La prima palla toccata dal brasiliano è un tiro sporco deviato in gol. Eccola qua la mossa tattica della partita, un pensiero di un secondo che spacca in due la miglior prova difensiva vista quest’anno in Serie B. Un momento che a Empoli non verrà dimenticato facilmente.

Gianmarco Lotti