(foto Empoli Fc Official)


La fase difensiva dell’Empoli contro il Vicenza è stata lodevole, sono andati tutti benone. Sabelli e Terzic sono stati tra i migliori, la coppia Casale-Romagnoli ha tremato solo a metà ripresa ma ha tenuto altissima l’attenzione, il centrocampo ha ripiegato spesso e volentieri come fanno le grandi del calcio moderno. Colpiscono due modi diversi di difendere, entrambi decisivi: quello di Brignoli e quello dell’attacco.

Partiamo dall’attacco. La Mantia, Mancuso e Bajrami (ma anche Crociata, Moreo e Matos) sono nomi che speriamo di vedere sempre alla voce ‘marcatori’. Ieri hanno giocato anche nell’altra accezione del termine, ovvero in marcatura. Di Bajrami abbiamo negli occhi le giocate palla al piede, ma bisogna fare attenzione a come ha schermato Pontisso, fonte di gioco vicentina. La Mantia avrà pure sbagliato un gol, ma ha pressato come un mastino. Mancuso lo abbiamo visto spesso tornare sulla trequarti a recuperare palla.

L’attacco ha giocato benissimo in fase difensiva, è certo. Fuori di dubbio è anche la prestazione di Brignoli, uno dei migliori portieri in B. In questa stagione è stato impegnato poche volte, perché la difesa ha sempre retto, ma l’ex palermitano è diventato un baluardo. La prima parata su Lanzafame è bella e importante, il riflesso su Rigoni nel finale ha il sapore rigenerante di una bibita fresca con 40 gradi. L’Empoli è in buone mani.

Gianmarco Lotti