L’Empoli esce con un buon punto dallo stadio di Lignano. Il Pordenone non è riuscito a sfondare e, anzi, nel primo tempo ha subito molto le iniziative degli azzurri. In una partita in cui le insufficienze sono veramente poche, e nemmeno gravi, chi è stato sugli scudi più degli altri è una coppia di sorprese. Si tratta di Jacopo Furlan e Fabiano Parisi, entrambi all’esordio da titolare in Serie B (Parisi aveva già giocato qualche minuto col Vicenza da subentrato). Entrambi sono stati a loro modo decisivi e, curiosamente, sono scesi in campo perché i titolari nel ruolo – Brignoli e Terzic – sono stati colpiti dal Coronavirus.
Furlan probabilmente è stato il migliore in campo, tra l’altro a nemmeno sessanta chilometri da casa sua in Friuli. Come il suo collega Perisan, ha disputato una gara attenta. Furlan, però, è stato chiamato in causa al primo secondo di partita nell’unica vera disattenzione della difesa dell’Empoli. Se l’è cavata molto bene in interventi magari non troppo spettacolari, ma utili e importantissimi ai fini del risultato, come il riflesso su Calò a metà della ripresa. Rispetto a Brignoli è un portiere differente, meno estroso e più vecchia scuola: ai tifosi dell’Empoli fa piacere veder giocare un prodotto del vivaio e fanno emozionare le sue belle parole al 90′ riguardo il suo passaggio dal Friuli a Ponzano.
Furlan però ha già 27 anni. Non che sia vecchio, ma comunque non è una nuova leva. Lo è Fabiano Parisi, che dei giocatori di movimento è stato il più attivo. Fisico elastico e giocatore scattante, ha vinto tantissimi duelli e ha mostrato molta intelligenza in fase difensiva. Lo si è visto con qualche spunto intrigante in avanti: un po’ troppo propenso al monologo in alcune circostanze, ma sa entrare dentro al campo e pure impostare, come ha dimostrato un lancio ‘alla Stulac‘ per Mancuso nella ripresa. Ha solamente venti anni e probabilmente è un bel colpo dell’Empoli. Per lui adesso si spalancano le porte della squadra titolare, giocare non può fargli altro che bene.
Gianmarco Lotti