
L’anno scorso fu la Dacia Arena di Udine, quest’anno sarà il Teghil di Lignano Sabbiadoro. L’Empoli torna in trasferta con il Pordenone e cambia stadio per la seconda volta in due anni: a ospitare gli azzurri sarà una struttura piccola e particolare, con un parco acquatico avveniristico sullo sfondo. Bando alla geografia, ci sarà da riscattare una brutta sconfitta di circa un anno fa, perché per l’Empoli il Pordenone non è un bel ricordo. I neroverdi hanno infranto i sogni di gloria dei toscani ben due volte, in entrambi i precedenti.
Il primo è il più famoso. L’Empoli è primo in B e sulle ali dell’entusiasmo e va a Udine a cercare punti preziosi col Pordenone. Tutto quello che può andar male, andrà male: espulso Bandinelli al 1′, rigore inventato per l’1-0 friulano, Mancuso poi sbaglia un penalty probabilmente decisivo, infine 2-0 neroverde. Da lì inizia il tracollo empolese che sfocerà nel primo esonero di Bucchi e poi in quello di Muzzi qualche settimana dopo. Fino a arrivare a Pasquale Marino, e qui torna di mezzo il Pordenone.
L’Empoli di Marino vince quattro belle partite di fila e si rilancia verso i playoff, sognando addirittura la promozione diretta. La parola Coronavirus è ancora da scoprire e al Castellani il Pordenone arriva dopo una crisi nera di risultati. Ma anche stavolta Tesser vince (0-1, Bocalon) e frena l’Empoli, mettendo dubbi agli azzurri. Due partite col Pordenone e due sconfitte sanguinose: l’Empoli di Dionisi dovrà sfatare anche questo tabù per confermarsi in posizioni nobili nella Serie B 2020-21.