
I campionati non si vincono a novembre, anche se fare punti preziosi già adesso è importante. Dopo questa scorpacciata di luoghi comuni, è giusto dare uno sguardo a Cittadella-Empoli in modo più approfondito. Saltano all’occhio l’errore macroscopico di Brignoli sull’1-0 e quello della difesa sul 2-2. Sono sbagli singoli, su cui Dionisi può intervenire fino a un certo punto (specie sull’1-0, una rete che si vede una volta nella vita). Quello che può fare il mister, invece, riguarda un altro punto negativo della prestazione di ieri: la trequarti.
Nedim Bajrami non ha brillato e solo l’abbaglio di Brignoli gli toglie la palma di peggiore tra gli azzurri. Schierato trequartista, non ha mai inciso ed è parso fuori dal gioco. Ci ha provato in qualche modo, l’atteggiamento è stato giusto, ma non ha fatto vedere le sue potenzialità. Viene da chiedersi se questo sia il modulo adatto per lui: probabilmente sì, deve solo riuscire a entrare bene nei meccanismi. In questo momento Bajrami è come uno studente che inizia l’anno scolastico un mese dopo, deve studiare e mettersi in pari. Chi al suo posto, dunque? La risposta è Haas.
In assenza di Moreo, il cui peso offensivo è fondamentale, Dionisi ha già fatto vedere un’altra invenzione. Haas è una mezzala, ma il mister lo ha spostato più avanti e l’ex atalantino ha addirittura migliorato il suo gioco. Va da sé che un altro asso nella manica è stato l’ingresso di Ricci, elemento piuttosto in forma. Bandinelli-Stulac-Ricci-Haas è un assetto che col Vicenza potrebbe essere riproposto dall’inizio: l’ex frusinate ha le qualità per fare da cerniera tra centrocampo e attacco, spostarlo tra le linee può scombinare la difesa avversaria. Non deve suonare come una bocciatura per Bajrami, perché solo a Cittadella è stato insufficiente. Di tempo per rimediare ce n’è.

