Diego Armando Maradona compie oggi sessanta anni. L’ex calciatore di Napoli e Argentina è forse il miglior numero dieci della storia del calcio. Un talento e un personaggio giganteschi, meriterebbe una pagina a sé per parlare solo di lui. Eppure nella sua carriera el Pibe de Oro ha incrociato due volte l’Empoli e lo Stadio Carlo Castellani. In entrambi i casi ha pareggiato zero a zero e questo rende Empoli una delle poche città italiane in cui Maradona non ha né segnato né servito mai un assist.
I due confronti tra Maradona e l’Empoli sono avvenuti il 5 aprile 1987 (venticinquesima giornata di A) e quasi un anno dopo, il 13 marzo 1988, per la ventiduesima di campionato. Come detto, in ambedue le circostanze Maradona ha giocato ma non è stato decisivo come suo solito: gli azzurri, in entrambi i casi guidati da Salvemini, hanno giocato in maniera intelligente e rocciosa portando a casa due zero a zero. Il primo fu poi decisivo a suo modo nella corsa salvezza, il secondo servì a poco perché l’Empoli andò in B con 5 punti di penalizzazione.
Chi ha vissuto quelle partite ricorda il grande entusiasmo del Castellani e le scritte sui muri di Empoli all’arrivo di Maradona. Ma sul campo non andò bene per l’argentino, gli azzurri furono un osso veramente duro per il Diez. Un aneddoto particolare riguarda l’Empoli-Napoli del 1987 e ha a che fare col cinema. Paolo Sorrentino, tifoso napoletano e regista da premio OScar, all’epoca aveva 16 anni e aveva ottenuto l’ok dai genitori per andare in trasferta al Castellani. Padre e madre andarono così in villeggiatura a Roccaraso, le insistenze del giovane Sorrentino ebbero la meglio. Quell’Empoli-Napoli in un certo senso gli salvò la vita perché i genitori perirono a Roccaraso, avvelenati nella notte da una fuga di monossido di carbonio.
Gianmarco Lotti