Una delle novità fatte in casa per l’Empoli si chiama Davide Zappella. Nato a Bergamo nel 1998, è a Empoli da quando era giovanissimo e ha fatto la trafila nel vivaio degli azzurri. Dopo due anni e mezzo in prestito, il 2020-21 può essere la sua grande occasione. Il presidente Fabrizio Corsi ha speso belle parole per lui, lo stesso ha fatto anche il direttore sportivo Pietro Accardi al momento della preparazione. Gioca terzino destro, ha davanti Riccardo Fiamozzi ma potrebbe diventare un’arma in più. Di sicuro è un terzino su cui puntare.
Davide Zappella ha già esordito con l’Empoli. In Coppa Italia col Renate e a Terni con la Ternana con Vivarini nell’agosto 2017 è partito titolare: in quel caso era il quinto a destra nel 3-5-2 (o 5-3-2) con cui si disponeva l’Empoli in quell’avvio di stagione. Complici le assenze e il mercato, Zappella ebbe subito due buone chance e si mise in mostra, specie al Liberati. Da allora, però, non si è più visto in prima squadra. Ai tempi si parlava di lui come di un buon esterno, capace di giocare addirittura anche a centrocampo, ma da quel momento è evoluto ed è diventato un buon terzino destro.
A Cuneo, ma soprattutto a Arezzo e Piacenza, ha fatto vedere le sue doti, specie in fase offensiva. Se a Arezzo è stato provato anche in mezzo al campo, col Piacenza è sbocciato definitivamente come laterale di difesa e anche di centrocampo e solo il lockdown gli ha impedito di concludere una gran bella stagione. Gli manca il gol, ma sa essere prezioso in zona assist (come può testimoniare l’altro ex empolese Marco Imperiale). Deve ancora crescere e macinare minuti, ma ha la stoffa per fare bene. L’Empoli ci punta e, nonostante le voci di luglio su Venezia e Vicenza, lo ha tenuto e vuole farlo giocare.
Gianmarco Lotti