Cento anni sono un traguardo importantissimo, specie per una società considerata ‘piccola’ come l’Empoli. Non c’è una data di fondazione precisa, si tende a parlare di agosto 1920 come nascita dell’Empoli, e quindi sfruttiamo questo momento di pausa dal campionato per fare i più sinceri auguri di compleanno a una delle squadre più emozionanti degli ultimi anni. Auguri Empoli, auguri agli empolesi.

Le prime notizie risalgono agli inizi di giugno del 1920, ma è ad agosto che si hanno nuove notizie come la composizione dell’organigramma della nuova società. Su Il Piccolo – Corriere del Valdarno e della Valdelsa del 15 agosto 1920 si lessero i primi nomi della nuova società. Utilizziamo quella come data per il centenario, consapevoli che può essere confutata.

Dall’Empoli di Dino Brogi a quello di Fabrizio Corsi ne è passata di acqua sotto i ponti. L’Empoli è cresciuto, ha cambiato colore delle maglie (da rosso a azzurro), ha modificato più volte il logo, è arrivato tra i professionisti e ha pure mandato qualche giocatore in Nazionale. Ha addirittura giocato in Europa.

L’Empoli ha strabiliato tutta Italia, ma non solo negli ultimi anni, anche molto indietro nel tempo: gli azzurri di Salvemini e quelli di Spalletti sono stati due squadre entusiasmanti, ma sarebbe riduttivo soffermarsi solo su alcune epoche o nomi in particolare. Si può obiettare solo su una questione: festeggiare il centenario con lo stadio di proprietà sarebbe stato la ciliegina sulla torta, e invece si naviga a vista.

Certo è che si arriva a questi cento anni con uno stato d’animo non felicissimo. L’ultima stagione ha deluso i tifosi e il Covid-19 ha annullato ogni speranza di poter fare anche una seppur minima festa, ma sarebbe veramente sbagliato celebrare cento anni parlando solo degli ultimi sette mesi. L’Empoli è diventato un marchio riconoscibile nel mondo, ha tirato su fior fior di giocatori e di allenatori, e così farà anche in futuro se non cambierà quella mentalità che lo ha reso unico da sempre.

L’Empoli ci ha fatto ridere, piangere, gioire, impazzire. Ha creato un senso di appartenenza, ha fatto riscoprire la passione per il pallone più genuino. E per questo è giusto fare tantissimi auguri di buon compleanno agli azzurri. Altri cento di questi anni.

Gianmarco Lotti