Federico Bargagna e Matteo Silvestri saranno i nuovi responsabili del settore giovanile dell’Empoli. La stagione della primavera è già iniziata, tutte le altre squadre partiranno a breve, a esclusione dei grandi che hanno concluso il 2019-20 pochi giorni fa. Bargagna e Silvestri si sono presentati ufficialmente alla stampa con una conferenza via Zoom.

Che effetto fa a Bargagna tornare a Empoli?
F.B.: “Per me è un momento importante nel mio percorso da dirigente. Si tratta del coronamento di un sogno venire a far parte della famiglia Empoli, sono una persona felice e posso ringraziare la società. Ce la metteremo tutta anche se non sarà facile ripetere i successi degli ultimi trent’anni. Abbiamo grande passione e entusiasmo da mettere a disposizione per questa opportunità che ci è stata concessa“.
M.S.: “Per me è un onore essere qui, vista la mia età. Stiamo parlando di uno dei settori giovanili più importanti d’Italia. Avere questa opportunità è importantissimo. Cercheremo di fare il lavoro al meglio possibile“.

Avete già pensato agli obiettivi?
F.B.: “Gli obiettivi dei settori giovanili sono riuscire a formare i ragazzi sotto tutti i punti di vista. Partendo dall’attività di base, dobbiamo costruire il percorso del ragazzo a 360°. Poi c’è anche l’aspetto tecnico-tattico, l’obiettivo è costruire calciatori funzionali alla prima squadra. La forza dell’Empoli è lavorare bene sul territorio e portare avanti il percorso dei giocatori”.
M.S.: “Vogliamo continuare il lavoro che l’Empoli ha fatto negli ultimi anni. Gli obiettivi sono quelli che il settore giovanile ha sempre avuto, ovvero formare il calciatore a tutto tondo. Abbiamo la fortuna di avere un piccolo gioiello come Monteboro, ci aiuta molto nella formazione dei calciatori. Vogliamo portare calciatori dalle giovanili alle prima squadra ma se non succedesse, allora vorremmo aver dato una formazione di vita importante. Ci teniamo all’aspetto del campo, ma anche a quello scolastico e di crescita umana, in parallelo alla crescita calcistica“.

Che ricordi ha Bargagna di Empoli?
F.B.: “A volte i miei amici mi chiedono perché ho fatto il dirigente, io come scusa dico che sono nato tra Caccia e Montella… Due straordinari talenti, io dovevo essere il centravanti di quella Primavera ma poi Montella iniziò il suo percorso straordinario. Giocai con Birindelli, Melis, Tegolo, Giampieretti e altri grandi giocatori, era una bellissima Primavera“.

Quale l’obiettivo per la Primavera?
F.B.: “La considero la parte terminale delle giovanili, se non quasi distaccata, le dinamiche cambiano e sono diverse. La Primavera è un campionato di livello altissimo, cresciuto molto negli ultimi anni. L’obiettivo salvezza è dichiarato e primario, ci sarà da sudare per raggiungerlo“.
M.S.: “Tutte le squadre cerchiamo di mandarle in campo per vincere. Non è primario dall’U17 in giù il risultato, ma i risultati danno qualcosa di più.Si cresce con le sconfitte ma anche, e tanto, con le vittorie. Per la Primavera va detto che la Primavera 1 è importante e complicato, ma l’obiettivo deve essere giocarlo tutti gli anni“.

Come sarà strutturata la Primavera 2020-21?
F.S.: “C’è una sinergia tra settore giovanile e prima squadra. Nella Primavera c’è una dinamica nella costruzione che ha altri aspetti rispetto al normale. Donati, Adamoli, Belardinelli, Sidibe sono tutti i fuori-quota che si alleneranno già da domani con la squadra di Buscè. Sono giovani importanti per il percorso di crescita”.

Come lavorerete in tandem?
F.B.: “Lavoreremo in sinergia. Io sarò responsabile, Matteo sarà co-responsabile. Credo molto nel lavoro di gruppo. La collaborazione con Silvestri sarà importantissima. Devo fare i complimenti alla struttura Empoli per il livello straordinario di organizzazione. Qui ci sono figure come Arrighi e Lunardi che sono fondamentali, c’è un lavoro a monte davvero importante“.
M.S.: “Non ci siamo dati divisioni di compiti nell’attività quotidiana, anche per la mole di lavoro di tutti i giorni. Siamo in sinergia e condividiamo qualsiasi scelta e divisione. Abbiamo un confronto quotidiano. Una persona da sola non riuscirebbe a gestire le attività del settore giovanile. Per noi è fondamentale il lavoro dell’istruttore dei Pulcini così come del mister della Primavera o dell’autista del pulmino. Se il gruppo è compatto e coeso, poi diventa tutto più semplice. Ci accomuna il condividere e il confrontarsi con tutti, perché da qui nascono idee nuove che una persona da sola non riesce a pensare“.

Quali possono essere le potenzialità del settore giovanili dell’Empoli?
F.B.: “Lavorare per l’Empoli è un vantaggio, ci sono le condizioni per fare tutto in modo importante. Da parte mia posso dire che ce la metteremo tutta per continuare il percorso fatto finora. Posso dire che già proseguire quanto fatto finora sarebbe già importante. Cercheremo anche di apportare qualche modifica, ma sarà il tempo a rispondere”.
M.S.: “Inserirsi qui è difficile per i risultati pregressi ma è facile perché il sistema Empoli funziona. Vogliamo coordinare e gestire nel miglior modo possibile tutti i fattori del settore giovanile. La struttura funziona”.

Che difficoltà ci sono per il Covid-19?
M.S.: “Ci troviamo di fronte a una situazione molto particolare e che nessuno si aspettava. Non possiamo far finta di nulla. Qualche difficoltà l’abbiamo incontrata, mancano a noi e a tutti gli altri settori giovanili italiani quei mesi di programmazione sulla stagione successiva. Non poter fare attività per mesi comporta attività particolari, dobbiamo impostare un certo tipo di lavoro per far sì che i ragazzi soffrano meno possibile i mesi di stop“.