I tifosi del Chievo Verona (foto da Facebook)


Di tutte le squadre in corsa per i playoff, probabilmente il Chievo Verona è il peggiore da affrontare in trasferta. Forse solo il Pisa sarebbe stato un rivale peggiore – specie in casa nerazzurra – ma anche i clivensi non sono da meno. C’è chi li definisce ‘Brutti, sporchi e cattivi‘ come il capolavoro di Scola, ma in realtà la squadra di Alfredo Aglietti è molto organizzata. L’Empoli dovrà fare quel salto di qualità che finora non ha mai compiuto, per battere il Chievo non basterà solo giocare bene.

Il 4-3-3 impostato da Aglietti non ha niente di zemaniano, ma copre il campo nella maniera migliore. Quel che colpisce di più del Chievo è la tenuta difensiva: una sola rete subita nelle ultime tre partite, quattro invece quelle prese al Bentegodi da quando c’è Aglietti (tre dallo Spezia, uno dal Trapani). Se già di suo il Chievo è una squadra difficile da scardinare, in casa diventa una cassaforte per cui serviranno gli Ocean’s Eleven, giusto per rimanere in tema cinematografico.

La retroguardia a quattro (Dickmann, Leverbe, Rigione, Renzetti, davanti a Semper) è ben aiutata da un centrocampo granitico che può contare sull’esperienza di Obi, sull’intelligenza di Segre e anche su giocatori freschi e di qualità come Garritano e Esposito. In avanti poi alternano il talento di Vignato con degli arieti come Djordjevic e Ceter, che non saranno due fenomeni ma in fase di non possesso hanno pochi rivali in B. Nel complesso non è una squadra ricca di grandi nomi, ma Aglietti ha trovato la quadratura del cerchio. Da non sottovalutare lo stato mentale, le tre vittorie di fila sono un bel toccasana.

Il campo del Bentegodi, poi, non è il miglior terreno di gioco per chi, come Ciciretti o Bajrami o Tutino o altri, fa della qualità e della tecnica un vezzo. In casa del Chievo l’atmosfera è sempre quella di alcuni campi di provincia dove chiunque può inciampare, specie nel ‘pareggino’ che spesso ha bloccato l’Empoli a Verona (ed è bene ricordare che, col pari, l’Empoli rimane in B). Non che il Chievo non abbia i suoi difetti: se preso in contropiede o se si alzano i ritmi va in difficoltà, mentre la difesa ha dimostrato di patire gli attaccanti molto fisici. Non sarà impossibile ma sarà difficile.

Gianmarco Lotti