Il Coronavirus rivoluzionerà la nostra visione del calcio. La FIGC ha pubblicato le linee guida per le gare a porte chiuse e ha specificato come si svolgerà una partita di Serie B (o di qualsiasi campionato che ripartirà) nell’era post-Covid. Tra sanificazioni e ingressi modificati, proviamo a immaginarci una partita qualsiasi dell’Empoli in casa al Castellani. Fissiamo l’orario del calcio d’inizio ipoteticamente alle 21, ecco cosa succederà.
Alle 19.15 arrivano gli arbitri (test Var se è una gara di playoff o playout).
Alle 19.20 arriva la squadra ospite.
Alle 19.30 arriva la squadra di casa, in questo caso l’Empoli.
Alle 20 rapido check delle squadre e consegna delle formazioni.
Alle 20.10 iniziano a riscaldarsi in campo gli ospiti.
Alle 20.12 inizia a riscaldarsi l’Empoli, squadra di casa.
Alle 20.15 si riscaldano gli arbitri.
Alle 20.40 gli ospiti terminano il riscaldamento e rientrano.
Alle 20.43 termina il riscaldamento l’Empoli e rientra.
Alle 20.45 tocca agli arbitri.
Tra le 20.46 e le 20.51 eventuale innaffiamento del campo.
Alle 20.52 i raccattapalle andranno in posizione.
Alle 20.55 e 30 secondi gli arbitri escono dagli spogliatoi.
Alle 20.56 escono gli ospiti, rapido check e vanno in campo.
Alle 20.57 esce l’Empoli, anche qui check e poi via in campo.
Alle 20.58 squadre schierate per l’inno della B.
Alle 21 si parte dopo il lancio di rito della monetina.
Alle 21.45 (anche se dipende dal recupero) finisce il primo tempo. Anche qui si esce a scaglioni: prima gli ospiti, appena hanno concluso esce la squadra di casa (l’Empoli nel nostro esempio) poi gli arbitri.
Alle 21.58 gli arbitri escono dagli spogliatoi. Trenta secondi dopo lo fanno gli ospiti e vanno in campo, altri trenta secondi e a seguire arriva l’Empoli.
Alle 22 parte il secondo tempo.
Alle 22.45 (anche se dipende dal recupero) si chiude la gara. Gli ospiti escono per primi, poi esce l’Empoli e infine gli arbitri.
Si saranno notate alcune faccende. La prima è la severità negli orari, divenuti rigorosi e difficilmente modificabili. La seconda è che le squadre non entreranno nel tunnel e non ne usciranno assieme, andranno divise per evitare contatti e contagi. Lo stesso vale per gli arbitri. Sarà un calcio diverso, ma già tornare a giocare può voler dire tanto.