Maurizio Sarri (foto Empolichannel.it)


Maurizio Sarri è uno senza peli sulla lingua, a Empoli lo abbiamo scoperto e conosciuto. Oggi – 24 maggio 2020 – sono cinque anni da uno dei suoi aneddoti più belli in conferenza stampa, ma è passato pure un lustro dalla sua ultima presenza al Carlo Castellani come allenatore dell’Empoli. Era il 24 maggio 2015, l’Empoli impattò con la Sampdoria 1-1 (gol di Pucciarelli, pari di Eto’o al 91′) e sette giorni dopo salutò Sarri in seguito a un 3-4 con l’Inter a San Siro.

L’ultima di Sarri al Castellani come mister dell’Empoli fu molto emozionante, anche se qualcuno sperava che il tecnico potesse ripensarci e rimanere. Ma ormai era fatta: anche se aveva detto di voler diventare il Ferguson azzurro, il suo calcio aveva conquistato l’Italia e non solo. Sarebbe andato al Napoli e avrebbe proseguito la sua carriera iniziata tardi ma sbocciata alla grandissima.

Di quel giorno, oltre al campo e a una partita non esaltante, si ricorda la sua frase sibillina in conferenza stampa. Samuel Eto’o, allora alla Samp, lo aveva fermato per congratularsi con lui. Poco dopo Sarri aveva raccontato tutto in conferenza stampa dicendo: “Eto’o mi ha detto che era onorato di conoscermi, io gli ho risposto ‘ma mi stai prendendo per il cu…?’“.

In sala stampa tutti risero e ancora oggi il video di quel momento evoca bei ricordi ai tifosi dell’Empoli. Eppure spiega molto bene cosa è stato Sarri: umile al punto giusto, schietto come tanti toscani, simpatico quando c’è da esser simpatici. Cinque anni dopo allena Cristiano Ronaldo in Champions League, ne è passata di acqua sotto i ponti.