Il Coronavirus ha colpito soprattutto l’Italia, anche se i numeri sono terrificanti ovunque in Europa e nel mondo. Parlando di calcio, sappiamo ormai da tempo che i campionati sono fermi nel nostro paese. All’estero com’è la situazione? Non migliore, va detto, ma ci sono leghe in cui si è addirittura continuato a giocare.

L’esempio eclatante, probabilmente l’unico tra i campionati UEFA, è quello della Bielorussia. Lì il calcio non si è fermato e tutti, per qualche settimana, hanno deciso da ogni parte del mondo di ‘adottare’ una squadra bielorussia da tifare tra Bate Borisov, Dinamo Minsk e compagnia cantante. Fuori dall’Europa anche in Turkmenistan si sta per ripartire.

Parlando di campionati più ‘vicini’ e importanti, la Germania è quella più pronta. Il secondo weekend di maggio dovrebbe essere la data in cui la Bundesliga riprenderà, con le squadre che già si allenano da inizio aprile. La Bundes ha anche meno partite da giocare e quindi terminerà entro gli inizi di luglio.

In Inghilterra si naviga in alto mare, come da noi. Dalla quinta serie in giù è già stato deciso lo stop definitivo, ai piani alti sarà difficile ripetere questa scelta. La Premier League è ormai appannaggio del Liverpool a cui, beffa delle beffe, potrebbe bastare solo una giornata per tornare a vincere dopo trent’anni di digiuno. Probabilmente si ripartirà a fine maggio-inizio giugno.

In Spagna e Portogallo si pensa a una data tra 5 e 12 giugno, in Francia invece gli occhi sono puntati al 17 giugno. Si tratta di due paesi che, come l’Italia, inizialmente aveva sottovalutato il problema e ora sono messi maluccio. Certo invece lo stop in Belgio, col Club Bruge campione ad honorem; quasi certa una decisione simile anche per l’Eredivisie olandese.