(foto empoli fc)


Sono molte le date che vengono tirate fuori per la ripresa del calcio italiano dopo lo stop forzato per Coronavirus. Se il 13 aprile dovessero cessare le attuali restrizioni, le società calcistiche avrebbero bisogno di circa un mese per preparare i calciatori al ritorno in campo. Indicativamente, dunque, si potrebbe sperare in una ripresa intorno al 20 maggio.

Non c’è niente di certo, sono solo date campate un po’ in aria e molto dipenderà dell’andamento del virus nella prossima settimana, ma per ora sembra l’ipotesi più percorribile, come scrivono molti media. Bisogna capire se si riprenderà il calendario normale della Serie B (Spezia-Empoli prima gara da giocare, per intendersi). Intanto si possono fare ipotesi sia sulla ripresa sia sulla possibile fine della Serie B.

Mancano dieci giornate, più playoff e eventuali playout. Il tutto dovrebbe essere racchiuso in almeno due mesi, due mesi e mezzo. Questo significa che si giocherà una volta ogni tre giorni per finire la stagione in tempo. Proviamo a ipotizzare le date per il rientro.

Se davvero si rientrasse il 20 maggio, allora giocando ogni tre giorni si potrebbe arrivare al 20-21 giugno. Al massimo si potrebbe arrivare al 24-25 giugno, qualora si partisse il 23 maggio. Quest’ultima opzione potrebbe essere attuabile nel caso il 20 maggio venisse fissato il recupero tra Ascoli e Cremonese.

E playoff e playout? Qui la questione si fa spinosa. I playout potrebbero non essere disputati ma sono una grana minore, trattandosi di due partite soltanto. Continuando a giocare ogni tre giorni e ipotizzando la fine della Serie B il 24 giugno, allora si potrebbe chiudere tutto verso il 2 luglio (anche prima se la B dovesse terminare il 20-21/06).

I playoff si disputano su più turni e normalmente occupano da soli almeno due settimane, se non venti giorni. Andranno compressi e quasi certamente, ferme restando le date succitate, si andrà alla prima quindicina di luglio. Tutto questo a meno di scelte ‘storiche’ e forse clamorose come l’ipotesi gara secca di cui si è parlato nelle scorse settimane. Va da sé che ogni decisione è importante, ma è difficile pensare al calcio quando è a rischio la salute, ergo ogni possibilità potrebbe essere spazzata via dalla cronaca.