Negli ultimi giorni sono partite alcune ‘challenge‘ sui social per combattere la noia. Una molto carina è arrivata da Twitter, dove un famoso portale calcistico ha lanciato la sfida: ci sono dei giocatori che hanno militato anche nella vostra squadra del cuore e dei quali nessuno si ricorda? Può sembrare una domanda astrusa, ma focalizziamoci sull’Empoli.
Un esempio può essere – anzi, è, senza dubbio – Maxwell all’Empoli. Si tratta di quei giocatori che hanno fatto carriere di altro livello, ma che per pochi mesi hanno giocato in una squadra ‘insospettabile’, come il portiere Julio Cesar al Chievo, per intendersi. Fa specie che Maxwell sia stato azzurro: uno dei giocatori più vincenti di sempre ha transitato dal Castellani anche se solo per un parcheggio di qualche mese dall’Inter (e tra l’altro era infortunato). Abbiamo scelto altri tre giocatori dei quali in pochi si ricordano il passato empolese.
Marco Borriello nel 2002-03
Ha avuto rapporti con le star della tv italiana – leggi: Belen -, è finito su tantissime riviste patinate, ha giocato in Nazionale e in Champions League, ha fatto parlare di sé anche per il gossip, è stato uno degli uomini più ‘richiesti’ d’Italia. Eppure Marco Borriello ha iniziato a giocare titolare in Serie A proprio a Empoli. Nel gennaio 2003 il Milan lo dette in prestito agli azzurri per fargli acquisire minutaggio: non aveva nemmeno ventun anni ma se ne parlava benissimo, dato che in C aveva segnato già diversi gol. Chiuso da Rocchi, Di Natale, Tavano e Saudati, trovò comunque spazio in dodici occasioni, alcune delle quali da titolare. Con l’Empoli segnò anche il suo primo di quasi cento gol in Serie A: nel 3-1 al Piacenza del 9 marzo 2003 fu lui a siglare il momentaneo 3-0.
Amauri nel 2002
C’è stato un momento, nel calcio italiano, in cui sembrava impossibile pensare a una Nazionale senza Amauri Carvalho de Oliveira là davanti. Ci sono stati degli anni in cui l’italo-brasiliano ha fatto impazzire la Serie A: ha giocato bene col Chievo, ha fatto gol folli a Palermo, si è conquistato la maglia della Juventus e della Fiorentina. Ma nel luglio del 2002, reduce da una stagione così così a Piacenza, il 22enne Amauri si ritrovò in ritiro con l’Empoli. Gli azzurri erano tornati in Serie A e avevano bisogno di un attaccante, presero l’ex napoletano e sembravano pronti a lanciarlo in A, ma fu lui a settembre a spingere per un trasferimento. Finì al Messina, da lì al Chievo e poi sappiamo tutti come è finita. Però quella scritta “Empoli” rimane nella sua carriera anche se pur con 0 presenze e 0 gol.
Leonardo Spinazzola nel 2012-13
Nel 2012-13 l’Empoli doveva rifare da capo una squadra che l’anno prima aveva visto l’abisso da vicino. Prese un allenatore toscano dalla lunga gavetta e si affidò a molti prestiti. L’allenatore, di nome Maurizio Sarri, iniziò malissimo la stagione e uno dei punti più bassi fu a Livorno: sconfitta per 4-2. Uno dei due gol azzurri fu di Leonardo Spinazzola, umbro del vivaio della Juventus, un trequartista piuttosto leggero ma con potenziale. Giocò pochissimo in quattro mesi a Empoli, andò via e se ne persero le tracce per un po’. Adesso gioca nella Roma e in Nazionale, è uno dei terzini – o comunque esterni – migliori del campionato italiano e quel gol al Livorno è uno dei pochi segnati in carriera.