Il diesse azzurro Pietro Accardi ha parlato sulle pagine di tuttomercatoweb.com a proposito del momento azzurro e della non semplice situazione che il calcio italiano sta vivendo a causa del Coronavirus.

“Bisogna cercare di andare avanti. Ci siamo organizzati con lo staff e i ragazzi che sono straordinari e stanno dimostrando grande professionalità continuando a lavorare secondo le leggi del Governo. Inoltre martedì abbiamo fatto recapitare venticinque bike per il lavoro organico e non far uscire da casa i ragazzi come dice l’ultimo Decreto. Però l’aspetto primario è che si risolva questa situazione legata all’emergenza sanitaria”.

Ha giocato a calcio per tanti anni ad alti livelli. Dopo questo stop forzato, quanti allenamenti occorrerebbero prima di poter disputare una partita?
”Tre settimane di allenamento. Tante squadre sono ferme ma hanno comunque continuato a lavorare e fare qualcosa da casa. Ovviamente sarà tutto diverso, i ritmi saranno differenti e anche l’atmosfera. Però speriamo di portare a termine il campionato, vorrebbe dire tornare alla normalità anche nella vita quotidiana”

Come immagina il ritorno alla normalità?
“Ci è mancata la normalità. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di riflettere e riscoprire tante cose. Mi auguro, penso e spero, di ritrovarci delle persone migliori. Apprezzeremo anche le piccole cose di ogni giorno. Se riprende il calcio vuol dire che tutti i cittadini hanno ripreso la normalità che in questo momento conta più di ogni cosa. Il mio pensiero è rivolto a chi ha dovuto chiudere le aziende e sta attraversando un momento complicato per questa emergenza. Poi è chiaro, la tensione della partita ci manca e tutti non vediamo l’ora di riassaporarla”.