Marta Varriale è una delle colonne dell’Empoli Ladies. Classe ’94, fiorentina, è tornata a Empoli dopo l’esperienza al Chievo ed è una pedina importante nello scacchiere di mister Pistolesi. La stessa Varriale si è raccontata ai microfoni de Il Calcio Femminile, di seguito le sue parole riportate dal sito delle Ladies.
Sugli inizi Marta Varriale ha detto: “Mi piace definire la mia passione per il calcio ‘innata’, ma sicuramente è una passione ‘rubata’ a mio fratello. Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 10 anni, andavo a vedere lui e puntualmente guardavo poco e giocavo tanto. Mister Lapo La Bruna chiese a mio babbo se voleva che io provassi ad allenarmi con loro. Qualche giorno dopo ero al supermercato con il babbo e mi chiese ‘Marta vogliamo andare a comprare le scarpe da calcio, così domani andiamo a provare a San Donnino?’. Due anni dopo sono arrivata nell’allora ACF Firenze”.
Da lì poi è arrivata la chiamata del Castelfranco e poi l’Empoli: “Poter affrontare le partite casalinghe in un centro sportivo come quello dell’Empoli è stato sicuramente un passo importante per vincere la Serie B.”
In seguito l’esperienza al ChievoValpo e il ritorno a Empoli dopo due anni: “Per me l’Empoli è casa. Stiamo affrontando una stagione al di sopra delle aspettative: la vittoria a Milano contro il Milan è sicuramente la dimostrazione più lampante. Un’emozione indescrivibile, il mister ci diceva da tempo che nel nostro girone d’andata ci mancava solo una vittoria con una big e, seppur in extremis, è arrivata. Obiettivi? La salvezza, ma ora abbiamo 19 punti in classifica, siamo a +9 dalla zona retrocessione e a – 5 dal quinto posto. Noi ci crediamo!”.
Sempre Varriale su mister Pistolesi: “Prima di essere un uomo di calcio, nonché ottimo allenatore, è una persona eccezionale. A lui devo molto. Ero terzino, fu Alessandro Pistolesi un giorno a spostarmi centrale perché in quell’occasione eravamo rimaste senza difensori di ruolo. Da lì non ho più cambiato”.