(foto @liam53henderson)


L’importanza di Liam Henderson per l’Empoli si è notata verso la metà del primo tempo del derby col Pisa. Il centrocampista, dopo uno scambio in spazi stretti con Tutino, riceve palla in una posizione innaturale, col corpo indietro e sul piede ‘sordo’. In quella circostanza riesce comunque a colpire di rabona al volo e a lanciare in verticale Mancuso, che poi calcia in porta e prende un corner. Henderson è un calciatore così: dal nulla crea sempre qualcosa.

Giudicare lo scozzese solo pensando al match col Pisa potrebbe essere fuorviante, ma in positivo. Ha giocato benissimo, è stato dominante e intelligente. Ha saputo infilarsi tra le maglie di un Pisa splendidamente organizzato, ha attaccato e difeso col piglio giusto e ha messo lo zampino in entrambi i gol. Lo ha fatto con delle qualità che non si conoscevano, perlomeno a Empoli. Liam Henderson è arrivato come centrocampista di quantità, sta diventando una versione scozzese di Daniele Croce (e per una volta scomodiamo un paragone illustre, dai).

Arrivato dalla Scozia, scuola Celtic, giunto a Empoli quasi in sordina dal Verona, aveva tutti gli stereotipi della mezzala grintosa. In realtà è anche altro, parlano per lui la rabona succitata e la tecnica sontuosa mostrata nello stretto sia col Pisa sia contro le altre. All’Empoli serviva un centrocampista così, uno che a centrocampo desse una mano a Ricci, bilanciasse bene le scorribande di Frattesi e che potesse, seppur lontanamente, avere le qualità per poter essere leader.

I pressupposti sono ottimi, adesso bisogna capire se Henderson avrà continuità o meno. Finora, tra Bari e Verona, se l’è cavata bene ma non è mai esploso del tutto. A Empoli, in un sistema di gioco congeniale come il 4-3-3 di Marino, potrebbe davvero mostrare il suo volto migliore. Magari nelle prossime settimane sugli spalti del Castellani ci sarà il ct Steve Clarke, intanto sui social i tifosi azzurri hanno tirato fuori il vessillo della Scozia. A proposito, la bandiera scozzese rappresenta una croce di Sant’Andrea: qual è il santo patrono di Empoli?