In vista della sfida contro il Crotone ha parlato il tecnico Pasquale Marino. “Mi aspetto la voglia di cambiare e di fare una prestazione importante, perchè se giochiamo bene è più facile fare risultato. Ho visto una squadra attenta e pronta a recepire i messaggi che gli lancio, non chiedo l’impossibile ma mi aspetto che tutti diano quello che possono dare. Dobbiamo ripartire dalle cose semplici ed essere noi a trascinare l’ambiente tirando fuori qualcosa in più dal punto di vista caratteriale”.

I problemi della squadra. “Quando si intraprendono percorsi negativi non è facile uscirne in maniera semplice, ma questa squadra ha qualità e per dimostrarla deve essere libera di testa. Questo è quello che io sostanzialmente chiedo”.

La pressione. “Prestazione e gioco sono correlati, la pressione ci può stare ma chi fa questo lavoro sa che ci sono questi momenti. I forti sono quelli che cadono e si rialzano, questo è quello che dobbiamo fare noi”.

L’emozione. “Sono curioso di vedere quello che la squadra saprà fare. Qualche anno fa la soffrivo di più, adesso ho anche io i capelli bianchi. Non si deve mai eccedere in niente, ogni cosa ha il giusto valore”.

Il Crotone. “L’ho sempre menzionata come la squadra che esprime forse il miglior calcio della categoria. Viene da un periodo negativo, ma ha un’identità ben delineata ed è oliata nei meccanismi. Questo ci deve dare uno stimolo maggiore”.

I dubbi. “La Mantia ha la febbre, lo facciamo riposare sperando di averlo domani. Gli altri si conoscono, sono contento del reparto offensivo ma non solo di quello. Dobbiamo trovare una vittoria il prima possibile per ritrovare l’entusiasmo e la consapevolezza nella nostra forza”.

Bajrami. “Può fare molti ruoli, anche l’esterno di attacco. Averlo disponibile in svariati ruoli può essere un vantaggio, dobbiamo capire dove può rendere di più. Il tridente? Dobbiamo trovare gli equilibri: se vogliamo giocare in un certo modo dobbiamo potercelo permettere. Tutto il resto viene di conseguenza”.