(foto Empolichannel.it)


Siete già con lo spumante in mano per brindare al 2020, ma c’è ancora spazio per un pizzico di nostalgia. Si chiude un anno, e fin qui ci siamo, ma si chiude pure un decennio: cosa resterà di questi anni Dieci per l’Empoli? Nonostante il presente non sia buono e guardare al passato sia quasi deleterio (ha ragione il presidente Corsi), cerchiamo di finire l’anno con buoni ricordi. Abbiamo scelto dieci momenti chiave dell’ultimo decennio azzurro, uno per ogni anno dal 2010 al 2019. Spoiler: manca Empoli-Vicenza, perché non si può mettere in una semplice lista una partita che ha avuto così tante emozioni e così tanti significati. Quel playout lo trovate qui. Adesso sotto con i dieci anni in dieci momenti, e buon 2020.

2010: Marcello Carli diventa direttore sportivo
Tra le figure che più hanno contraddistinto l’Empoli degli anni Dieci e del XXI secolo ecco Pino Vitale e Marcello Carli. Quest’ultimo nel 2010 diventa ufficialmente ds, anche se era già nell’organico azzurro da parecchio tempo. A livello di mercato il 2010 non regala emozioni, ma Carli porrà le basi di un Empoli tra i più forti della sua storia quasi centenaria. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità.

2011: il ritorno di Tavano (e non solo)
Il 2011 è un anno di magra, ma la soddisfazione arriva dal mercato. Dopo anni di ‘esilio’ torna in azzurro Ciccio Tavano, che diventerà il calciatore con più gol di sempre nella storia dell’Empoli. Anche se l’acquisto si concretizzerà solamente nel 2012, l’Empoli nel 2011 pone le basi anche per un altro ritorno, quello di Massimo Maccarone.

2012: l’Empoli prende Maurizio Sarri
Empoli-Vicenza non vale, ve lo abbiamo detto. Fortuna che nel 2012 accade anche un altro fatto storico: Marcello Carli chiama Fabrizio Corsi e gli dice di andare a parlare con un tecnico, esonerato dal Sorrento l’anno prima. Corsi ci sta, lo incontra e rimane folgorato. Il mister viene dal Valdarno e si chiama Maurizio Sarri. Inizia male, si riprende e a Empoli costruisce le basi della storia sua e degli azzurri. Non si esagera: l’arrivo di Sarri al Castellani getta le basi per una mini-rivoluzione concettuale nel sistema calcio italiano. Tattico, saggio, ma anche dalla battuta fulminante: Maurizio Sarri conquista tutti, per omaggiarlo ecco un video di qualche anno dopo, che fa tuttora sorridere.

2013: gli applausi dopo la finale persa
Con Sarri l’Empoli parte male ma poi si riprende e arriva a giocarsi la finale playoff. Il Livorno, super favorito, pareggia a Empoli e vince in casa prendendosi la Serie A. L’Empoli resta in B ma solo per una stagione. Dell’1-0 al Picchi rimane il rammarico, ma non solo: bellissimo l”abbraccio’ dei tifosi livornesi alla fine del match, straordinario quello dei fan azzurri al ritorno al Castellani. L’Empoli ha appena perso una finale, ma i tifosi sono lì a rincuorare i giocatori. Se si deve descrivere Empoli in un’immagine, è proprio questa, anche se stride con le contestazioni attuali.

2014: Empoli-Pescara 2-0
“S’era detto e s’è fatto” dirà qualche mese dopo Sarri rientrando nello spogliatoio alla fine di Empoli-Sassuolo. Chissà, magari lo ha detto pure dopo Empoli-Pescara. Vale la pena essere sinceri: fu una partita bruttina, ma non importò a nessuno, perché l’Empoli riuscì a tornare in A da secondo classificato dopo il Palermo e dopo aver giocato il girone di ritorno col freno a mano. La sera di Empoli-Pescara il Castellani era pieno in ogni posto, uno spettacolo incredibile: nell’aria c’era entusiasmo, una sensazione che non avrebbe abbandonato gli azzurri neppure negli anni a venire.

2015: Empoli-Napoli 4-2
Non c’è niente da dire: il manifesto del calcio di Sarri. Forse la prestazione più bella degli azzurri nella loro storia recente. Un 4-2 bugiardo, che poteva benissimo essere 5-0 contro un Napoli sì allo sbando, ma che comunque aveva fior fior di giocatori. Le parole possono essere esplicative fino a un certo punto, per quell’Empoli-Napoli serve rivedere gli highlights.

2016: il derby vinto dopo trent’anni
La parentesi di Marco Giampaolo non deve essere dimenticata. Il tecnico si rilancia a Empoli e colpisce per le sue qualità da allenatore ma anche umane, stringendo amicizia con la città e i tifosi. Una summa della sua esperienza è il 2-0 rifilato alla Fiorentina nel derby che l’Empoli torna a vincere in casa dopo tempo immemore. Ci pensano Zielinski e Pucciarelli in un match giocato all’ora di pranzo che ancora oggi fa venire la pelle d’oca per le coreografie e il gioco.

2017: la retrocessione più dolorosa
Un momento memorabile non è per forza un momento bello. L’Empoli negli anni dispari non dà quasi mai il meglio di sé, ma la prima parte del 2017 è un coacervo di errori e sventure, con Martusciello probabilmente ultimo colpevole in un’ideale lista. Il fondo viene toccato spesso, ma mai quanto a Palermo. All’ultima giornata serve una vittoria contro una squadra scalcinata: un Empoli disunito e impaurito perde malissimo e permette al Crotone una rimonta ricordata per anni. Empoli cade nello sconforto, che per fortuna dura pochissimo.

2018: Frosinone-Empoli 2-4
Con Andreazzoli sembrava tutto facile, e in effetti in Serie B lo era. L’Empoli in quella stagione ha schiantato tutte le big del campionato, compreso il Frosinone: a fine stagione i ciociari erano certi di poter vendicare il 3-3 in extremis di pochi mesi prima, ma non è così. Gli azzurri, dapprima sonnolenti, prendono a pallate il Frosinone e stravincono, certificando un dominio in Serie B finora mai visto (a meno che non ci smentisca il Benevento). Una squadra fortissima, che con quell’entusiasmo nel 2017-18 sarebbe arrivata nella parte sinistra della classifica in Serie A.

2019: la fine di un’era
Nel 2019 i momenti belli non sono stati troppi. L’Empoli di Andreazzoli è retrocesso e quello di Bucchi/Muzzi è ancora da decifrare, ma se si guarda alla stagione passata crescono i rimpianti. Inter-Empoli, ultima del 2018-19, poteva essere l’inizio di qualcosa di bellissimo: gli azzurri dominano a San Siro, giocano benissimo ma perdono e vanno in B, nonostante gli applausi di tutto il calcio italiano. Finisce l’era dell’Empoli più forte di sempre.