Se si cerca su Google gol fantasma Empoli è la parola correlata che, almeno per il momento, è più scontata. Negli ultimi venti anni di calcio italiano l’Empoli è la squadra a cui, più di tutte le altre, sono stati convalidati meno gol che avevano abbondantemente sorpassato la linea. Cosenza-Empoli va a finire nel trittico degli orrori tutto azzurro che parte nel 1997-98, attraversa il 2006-07 e arriva mestamente al giorno di Santo Stefano del 2019.

A prescindere dal gioco dell’Empoli – piuttosto assente, fin qui ci siamo -, quel che è avvenuto a Cosenza è intollerabile, soprattutto in un sistema calcio come il nostro che dice di voler essere all’avanguardia da vent’anni, ma poi alla fine è sempre la stessa coltre di fumo. Si parla di Serie B, non di Prima Categoria: è inammissibile che nel ‘Campionato Degli Italiani‘ non si veda un gol entrato di quasi un metro.

Il Var sarà disponibile dal 2020-21, ok, ma una rete come quella di Ricci deve esser vista, in qualsiasi modo. In un’epoca in cui esistono sistemi in grado di cambiare una decisione arbitrale in meno di un minuto, è possibile un gol fantasma come quello di Cosenza? La risposta è semplice: no. La scarsità di mezzi nel secondo campionato per importanza fa il paio con la cattiva preparazione delle nuove leve dei direttori di gara, sempre più imbonitori o maestrini e sempre meno arbitri. Il Var, la goal line technology, una formazione al passo coi tempi: tutti strumenti vitali e utili in qualsiasi ambiente calcistico alle soglie del 2020.

Sembra strano scrivere certe cose adesso, quando ventitré anni fa il progresso sembrava dietro l’angolo. Per un altro gol fantasma Empoli-Juventus è la scena del delitto perfetta: campionato 1997-98, inzuccata di Bianconi dentro di un metro, Peruzzi para e l’arbitro che continua a far giocare come se nulla fosse. Erano anni particolari, a rivedere adesso gli highlights di certe partite verrebbe da fare un monumento all’inventore del Var.

Si sbraitava di moviola in campo anche nel 2006-07, l’anno della Coppa UEFA. Eppure l’Empoli andò a Torino e si vide non convalidare un gol di Marianini dentro di parecchi centimetri. Quel giorno, curiosamente, il Toro festeggiava il centenario e il tappeto rosso era già steso da un’ora prima della partita. A pensar male si fa peccato, eccetera eccetera.

Sta di fatto che in più di venti anni l’Empoli è stato penalizzato ben tre volte. Se le prime due sembrano perdersi nella notte dei tempi, l’ultima, freschissima, fa ancora male. Perché l’Empoli adesso non gioca bene e non è bello da vedere, fa fatica a far gol e addirittura a tirare. Ma se quando segna non lo si vede nemmeno, è un problema.

Gianmarco Lotti