
L’Empoli deve rialzarsi ma non trova il miglior avversario possibile. Sabato 7 dicembre alle 15 al Castellani arriva l’Ascoli guidato da una vecchia gloria azzurra come Paolo Zanetti. Formazione definita ‘rivelazione’ dai media, è effettivamente una squadra da osservare con attenzione. Andiamo a scoprire di più sul Picchio.
I PRECEDENTI – Empoli e Ascoli si sono affrontate trentasei volte. Gli azzurri hanno vinto diciassette gare, a fronte di nove pareggi e dieci successi ascolani. Nelle diciotto al Castellani, sono tredici le affermazioni azzurre, tre quelle bianconere e due i pareggi. Il 16 settembre 2017 l’ultimo scontro, tre a zero azzurro con gol di Caputo, Donnarumma e Ninkovic, adesso proprio in bianconero.
IL MISTER – Nato a Valdagno nel 1982, Paolo Zanetti è uno dei più giovani in questa Serie B. A Empoli ci si ricorda di lui: centrocampista dal piede delicato, fu tra i migliori nell’anno della promozione con Somma. La sua carriera da allenatore si è svolta inizialmente coi giovani alla Reggiana e poi il balzo tra i ‘pro’ è avvenuto grazie al Sudtirol: in due campionati di C ha stupito arrivando in alto e ai playoff. L’Ascoli si è convinto e in estate ha puntato su di lui.
LA FORMAZIONE – Come molti suoi colleghi in B, Zanetti apprezza il 4-3-1-2, anche se il suo schema si trasforma in un 4-3-2-1 sia in fase di non possesso sia nei momenti delicati del match. La difesa a quattro è una certezza, ma non da molto, visto che col Sudtirol ha spesso utilizzato una retroguardia compatta a tre. Un ruolo fondamentale lo riveste il trequartista, che sabato sarà uno tra Brlek, Chaja o l’ex Ninkovic. Ciò che ha colpito in queste prime uscite è la rotazione di giocatori da parte del tecnico veneto, che ha saputo utilizzare al meglio tutto il materiale a disposizione. Leali in porta sicuro; la retroguardia dovrebbe essere formata da Andreoni, Brosco, Gravillon e Padoin. Cavion, Petrucci e Brlek in mezzo, Ninkovic trequartista dietro a Da Cruz e uno tra Ardemagni e Scamacca.
DA TENERE D’OCCHIO – Quel che più fa paura dell’Ascoli, a una prima occhiata, è l’esperienza in B di molti in questa squadra. Ardemagni, Padoin, Leali, Cavion: tutta gente che sa affrontare la categoria e ha la testa adatta per farlo, l’opposto del momento cupo che sta vivendo l’Empoli. Da tenere d’occhio è senza dubbio Ninkovic, un ‘cavallo pazzo’ che ha dimostrato di poter giocare da solo quando è in forma. Da non sottovalutare gli inserimenti dei centrocampisti Cavion e Brlek.