Il tecnico azzurro Roberto Muzzi si è presentato oggi pomeriggio al Castellani. “Ringrazio Christian per il lavoro svolto e auguro e lui e al suo staff un grosso in bocca al lupo, ma dico grazie anche all’Empoli per l’opportunità. Posso mettere sul campo la mia esperienza, sono stato anche all’estero. Non è facile lavorare in quegli ambienti, spero di riuscire a dare entusiasmo e grinta. Queste cose non mi mancano. Mi piace il 4-3-1-2, ho seguito Sarri e Giampaolo, ma anche Martusciello. Ho avuto un grande maestro come Andreazzoli, dobbiamo scordarci il suo Empoli perché era una situazione diversa. Voglio tastare la squadra in campo, ma prima voglio riportare entusiasmo, fiducia e sorrisi qui a Empoli. Se lo meritano tutti, dai tifosi, ai giocatori e alla società”.

Le parole di Andreazzoli. “Sono in contatto con lui, mi ha detto di salutare tutti. Devo conoscere la squadra, li ho visti ma non voglio sbilanciarmi. Ha ottimi giocatori, ma la serie A dovremo meritarcela con certi atteggiamenti. Quello che hanno dato finora forse non era abbastanza”.

La squadra. “Ai ragazzi dirò che si lotta per un obiettivo che è la serie «A», ma per farlo ci vogliono sia il fioretto che la spada. Andrò a toccare i tasti della voglia, raggiungere questo traguardo non sarà semplice”.

La scommessa. ” Lo è in piena regola, ho fatto il settore giovanile ma poi ho sempre lavorato come secondo. Però non mi tiro indietro, spero alla fine di vincerla. Voglio arrivarci con la mia voglia e il mio carattere, devo dimostrarlo”.

Gli attaccanti. “Quello in avanti non è un problema degli attaccanti, ma di squadra. Se sbagliano i gol c’è un motivo e cercherò di capirlo, ma i giocatori sono forti e questo mi fa ben sperare”.

La motivazione. “Avevo due anni col Genoa, ma quando ho avuto questa opportunità ho firmato con l’Empoli per sette mesi. Sono contento, sono stati qui pochi mesi e ho conosciuto un ambiente spettacolare. I tifosi ci tengono, il presidente è uno come ce ne sono pochi in giro”.

L’accordo. “Quando è squillato il telefono sono rimasto un po’ sorpreso, ma contento. E’ un orgoglio da parte mia, sapere che c’era la possibilità di venire a fare il primo allenatore mi ha riempito di gioia. Conosco Bucchi, siamo molto amici anche fuori dal campo. Il calcio è questo, a Genova ci siamo passati poco fa. Voglio ripagare la fiducia di tutti”.

La serie A. “L’obiettivo della promozione è comune, abbiamo bisogno di tutti. Vogliamo intorno gente positiva. Se l’Empoli va in A è un bene per tutti”.