Non è il miglior momento possibile per Cristian Bucchi. L’allenatore dell’Empoli deve convivere con le critiche arrivate per il momento molto negativo dei suoi, reduci da tre punti in cinque match e dalla brutta sconfitta di Benevento. Per invertire la rotta, arriva la più classica delle sfide ‘del cuore’: il Pescara, la squadra che lo ha lanciato.

Bucchi ha terminato a Pescara la sua carriera da attaccante nel 2010-11, undici gare e un gol in B. Col Delfino, però, ha avuto le prime grandi chance da allenatore. Nel giugno del 2012 è stato richiamato all’Adriatico per allenare la Primavera, anche se poi è stato protagonista del grande salto in A.

I giovani biancazzurri stavano andando bene, a differenza della prima squadra che latitava in fondo alla classifica in A. Bucchi venne quindi chiamato a sostituire Bergodi nel marzo 2013, col Pescara virtualmente retrocesso. Mise a referto un solo punto – a Roma contro la Roma – nelle undici partite nella massima serie, ma si tolse lo sfizio di lanciare molti giovani, tra cui Federico Di Francesco.

Pescara è stata la piazza che ha lanciato Bucchi come allenatore, chissà che non sia anche un punto di svolta nella sua carriera a Empoli. D’altronde l’Abruzzo è un crocevia importante per gli allenatori azzurri: contro il Lanciano un altro tecnico svoltò la sua esperienza empolese, era Maurizio Sarri ma quella è un’altra storia.

Gianmarco Lotti