Il tecnico azzurro Christian Bucchi ha parlato alla vigilia del match con lo Spezia. “Non possiamo nascondere il rammarico, abbiamo giocato bene e meritavamo di vincere. Se non lo abbiamo fatto è stato per demeriti nostri, dovevamo chiuderla prima. Stiamo creando i presupposti per farlo, ci era successo anche in altre partite, e dobbiamo migliorare. In ogni caso ce lo siamo già buttato alle spalle, siamo concentrati sullo Spezia”.
Il bel gioco. “Vorrei lo stesso Empoli di Trapani, ma più cattivo. Abbiamo preso due gol a difesa schierata, non sono state giocate individuali. Sono state situazioni in cui dovevamo fare di più, dovevamo avere voglia di chiudere la gara con più determinazione”.
Gazzola e Antonelli. “Non so se abbiano i 90 minuti, sono giocatori importanti ma dobbiamo vedere in campo quanto riescono a durare. Avrei potuto metterli dentro in molti casi, ma purtroppo le condizioni generali della squadra e i loro infortuni non me lo hanno permesso. Non possiamo permetterci due o tre cambi sicuri già prima della partita”.
La personalità. “E’ l’ultima fase del percorso. Quando cambi cosi tanto le difficoltà sono quelle di condizionare una squadra dal punto di vista fisico, tecnico tattico e di mentalità. Su molti aspetti ci siamo, ci mancano ancora certe letture sia individuali che di squadra. Dobbiamo fare un salto di qualità collettivo e di conseguenza anche nei singoli”.
Lo Spezia. “L’avversario lo guardiamo sempre, ogni squadra ha le qualità per mettere in difficoltà chiunque. Loro sono andati in crisi pur giocando sempre delle buone partite, ma sono in salute e giocano un buon calcio. Dovremo essere bravi a fare bene le nostre cose, possiamo dare continuità di risultati sono con le prestazioni”.
La squadra. “Ci siamo allenati soltanto una volta dopo Trapani, è stato un rientro stancante. Dobbiamo riattaccare subito la spina, dal punto di vista fisico non è semplice fare una valutazione”.
Il momento. “Abbiamo iniziato facendo partite non bellissime, non eravamo sicuri nei nostri mezzi. Però riuscivamo sempre a creare la situazione giusta per vincere. Dal Cittadella in poi abbiamo iniziato un percorso come piace a me, il gioco ci dà maggiori sicurezze. In alcuni momenti non siamo stati bravi e furbi a ottimizzare quanto prodotto, ma la mia squadra è in salute e può migliorare”.