(foto Empoli Fc Official)


Siamo alla giornata numero nove di Serie B e l’Empoli ha dimostrato di avere un’arma in più rispetto a molte avversarie: il tiro da fuori area. I piedi buoni di certo non mancano e i gol segnati da lontano sono già abbastanza, nonostante siano passate solo poche settimane dall’inizio della stagione.

Bandinelli contro la Juve Stabia, Frattesi contro il Perugia, Stulac contro Cremonese e Trapani e, se vogliamo, possiamo pure infilarci il destro di Mancuso a Pisa proprio dal limite (per non parlare del gol di Dezi al Chievo dal vertice alto dell’area): l’Empoli sa centrare la porta anche da lontano e spesso riesce pure a metterla dentro.

Un’arma in più, dicevamo, perché soprattutto i centrocampisti hanno precisione e potenza. Stulac è senza dubbio il più pericoloso perché, come si è visto nella sua parentesi al Venezia, sa colpire anche da fermo. In un momento di certo non eccellente come quello attuale degli azzurri, la luce in fondo al tunnel è rappresentata proprio dalla tecnica balistica dei giocatori, una soluzione che può scardinare difese e partite.

Se da una parte è un fiore all’occhiello, dall’altra è sintomo di una difficoltà. Non che l’Empoli vada freneticamente alla ricerca del tiro da fuori, ma se si segna solamente da lontano è un problema. Nelle ultime quattro partite l’Empoli ha marcato sei gol, tre dei quali da lontano, solo Mancuso col Perugia e Bajrami a Trapani hanno segnato all’interno dei sedici metri.

Se guardiamo le prime nove giornate, ecco che la statistica diventa particolare: dei tredici gol azzurri, quattro sono da fuori, due dal limite, due su rigore e solamente cinque da dentro l’area. L’Empoli fa un po’ fatica nella manovra offensiva, ma la qualità individuale fa ben sperare. Intanto, però, anche calciare da lontano (e magari metterla alle spalle del portiere) non è un’alternativa da buttare.