
Stadio, Serie B, calciomercato e molto altro ancora. Il presidente Fabrizio Corsi è tornato a parlare del suo Empoli e lo ha fatto a Clivo ai microfoni della trasmissione Fuoricampo.
Uno dei temi principali è stato lo stadio Carlo Castellani, il cui progetto sta andando molto a rilento. Corsi ha affermato: “Attendevamo risposte dal Comune, poi l’azienda che era dietro al progetto ha avuto problemi. Ora dobbiamo prendere una decisione, dobbiamo trovare una soluzione che forse potrebbe essere di disimpegno rispetto allo stato attuale. Il costo è di 27 milioni, i rapporti col Comune sono ottimi”. C’è dunque un ritardo per l’impianto: “Chiaro, quello che è successo ritarda tutto. Pensavamo di partire a inizio 2020 e invece si ritarderà di altri sei mesi forse”.
Messo da parte lo stadio, c’è da pensare alla categoria nella quale l’Empoli potrà giocare in questa struttura. C’è una Serie B da scalare e l’inizio di stagione ha messo gli azzurri tra le favorite, come ha detto Corsi: “Speriamo che diventi una stagione ottima, la qualità del lavoro è essenziale. Mi disturba che ci diano per favoriti, non dobbiamo cadere nella presunzione ma rimanere seri e professionisti. Vogliamo essere protagonisti“.
La squadra è stata rifatta da capo nel calciomercato. “Non c’è un colpo di cui vado fiero, ma ho avuto la fortuna di lavorare sempre con gente competente. La Gumina? A dire il vero lo abbiamo pagato un po’ di più del suo valore, ci siamo scornati con le rivali in un’asta. Per me è un diamante grezzo e un grande atleta” ha dichiarato il presidente.
A Corsi viene riconosciuto un grande talento nel trovare sempre gli allenatori giusti per il suo Empoli. Di Bucchi che ne pensa? “Lui è un ragazzo che ha voglia di lavorare, è venuto a Empoli e la vede come una grande opportunità. Gli detti consigli ai tempi del Sassuolo, alla prima chance l’ho portato da noi. Qui può completarsi, spero faccia un gran percorso“.
Nell’ultimo periodo Corsi stesso ha parlato di un’offerta da un imprenditore straniero. Ma è davvero così intenzionato a lasciare? Pare di no: “A volte ci penso, però al momento non c’è nulla. Mi fa piacere che dietro a una squadra ci sia una persona di riferimento, possibilmente italiana”.