L’Empoli è in un momento favorevole e la vittoria di Pisa, col seguente successo col Perugia, ha dato morale agli azzurri. Non c’è da montarsi la testa per un periodo fortunato, ma da rimanere concentrati contro un avversario tutt’altro che facile: il Pordenone.

LA PRIMA – Sabato i ragazzi di Bucchi saranno alla Dacia Arena di Udine contro i neroverdi e sarà il primo confronto nella storia tra le due squadre. Quasi un anno fa, di questi tempi, l’Empoli se la vedeva con la Roma, adesso si trova di fronte una squadra che per la prima volta affronta il campionato di Serie B e pare avere tutte le carte in regola per stupire. Ha otto punti in sei match: due pari, due ko e due vittorie.

IL MISTER – L’allenatore è Attilio Tesser, un vecchio volpone della panchina, uno che probabilmente è stato sottovalutato dal calcio italiano. Con Novara, Cremonese e i Ramarri ha conquistato quattro promozioni negli ultimi dieci anni, sempre giocando un calcio propositivo con un occhio di riguardo alla fase difensiva. In C il Pordenone ha dimostrato un’ottima verve in avanti e si è confermato in queste prime giornate (ha un solo gol in meno dell’Empoli); dietro ha un po’ traballato all’inizio, complice l’approccio con la categoria, ma adesso la fase difensiva pare essersi stabilizzata.

LA FORMAZIONE – Tesser a Pordenone ha un dogma, il rombo a centrocampo. Se si guardano i numeri, i neroverdi si schierano con un 4-3-1-2: l’uomo in più là davanti è Lucas Chiaretti, che però si è fatto espellere col Chievo e non affronterà l’Empoli, tra le linee dovrebbe giocare Gavazzi, che ha meno estro ma più concretezza. La linea difensiva è collaudata: il capitano De Agostini e Almici sulle fasce, l’ex Camporese al centro assieme a Barison, assente per virus a Verona ma quasi certo di tornare con gli azzurri. A centrocampo e in attacco Tesser può avere qualche dubbio in più perché Pobega è a rischio, qualora non ce la facesse ecco Pasa o Misuraca. Out per squalifica Strizzolo, le punte potrebbero essere Monachello e Ciurria.

DA TENERE D’OCCHIO – Il Pordenone è una squadra piuttosto fisica, applica un pressing rognoso ma non forsennato, anche se i giocatori sono molto attenti nel pressare anche in attacco appena persa palla (il primo gol del Pordenone nella storia in Serie B è nato proprio così). L’Empoli dovrà stare attento alle palle alte e anche ad alcuni singoli. Detto dell’assenza di Chiaretti, bisogna valutare Pobega: è un bel giocatore e da mezzala fa spesso male agli avversari con le sue incursioni, diventando una specie di seconda punta. Cosa può sfruttare l’Empoli? Innanzitutto l’esperienza in B, in secondo luogo una tecnica maggiore negli uomini d’attacco. La difesa neroverde è andata in difficoltà contro attaccanti frizzanti e bravi col pallone, una descrizione che può andar bene per Mancuso.

Gianmarco Lotti