Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato alla vigilia della sfida contro la Sampdoria. “La risposta della squadra è sempre stata eccellente, non c’è mai stato bisogno di richiamare nessuno. Siamo nella condizione ideale”.
La squadra. “I numeri che ci danno la misura di quel che siamo sono tornati a dirci le cose giuste proprio nella settimana prima della Fiorentina. Non è un caso che sia stata fatta una prestazione di quel tipo. Speriamo che la condizione ci dia una mano per consolidare anche l’aspetto tattico”.
La Sampdoria. “Pensare che siano scarichi o che si mettano da una parte e ci facciano passare è fantascienza. Non riesco a immaginare un Giampaolo così, o un Quagliarella che magari non segna per farci un favore. E’ impossibile, la Samp esprime un gioco interessante e affronta sempre le partite in maniera seria. A volte vince e a volte perde, ma questo è un altro discorso”.
Il gioco avversario. “E’ una squadra difficilissima da affrontare, perchè si schiera con un sistema molto particolare e in più ha grosse individualità. Dovrebbe uscirne una partita pulita e questo mi piace, speriamo di averne più di loro”.
Giampaolo. “E’ un allenatore da prendere da esempio per chiarezza e per il modo in cui si esprime. Mi riferisco alle analisi che riesce a fare alla fine delle partite, lo ascolto sempre con interesse perchè c’è sempre da imparare qualcosa”.
Caputo e Dell’Orco. “Christian è a disposizione, si è allenato con noi. Ciccio ha fastidio a un dito, abbiamo fatto di tutto. Verificheremo se potrà farcela o no, ma c’è possibilità che non ci sia. Ci dispiacerebbe, ma giocheremo lo stesso”.
Le imprese di Champions. “Non le ho viste perchè avevo degli impegni coi tifosi, ma il calcio è un gioco fantastico proprio per questo. Lascia aperta qualsiasi possibilità e non chiude la porta in faccia a nessuno. Se andiamo a vedere negli ultimi anni ne sono successe di tutti i colori”.
I tifosi. “Siamo in una condizione di classifica particolare, ma sento una fiducia nella squadra e nell’ambiente che è anomala. Dimostra che i ragazzi hanno un grande valore morale, giocano per se stessi ma anche per chi li sostiene. Lavorano in maniera determinata e questo si percepisce. Non sono cose che si possono nascondere. Molti ambienti dovrebbero prendere Empoli come esempio”.