
Il presidente azzurro Fabrizio Corsi ha parlato questa mattina sulle pagine dei quotidiani locali. «I giocatori vanno sostenuti, altrimenti rischiamo di perdere quella che per noi è sempre stata l’arma in più: la forza dell’ambiente». Non è tenero nei confronti di quei tifosi che già a metà del secondo tempo della sfida coi liguri hanno iniziato a fischiare. «Capisco anche io – dice lo stesso Corsi – che gli ultimi 20 minuti siano stati un disastro, ma dobbiamo anche tener conto di un primo tempo che ci aveva visto dominare. Crediamo, e ne siamo convinti, che questa squadra abbia dei valori. Fino a ieri ho sempre pensato che la percentuale di detrattori presenti a Empoli, quelli che se la prendono coi giocatori durante la partita, fosse bassissima, ma oggi mi accorgo che forse sono qualcuno in più rispetto a quelli che credevo io. Fischiare il portiere mentre sta facendo un rinvio, o i difensori che scambiano il pallone, non ci aiuta. Ci toglie quello che ci ha sempre consentito di fare la differenza, cioè la serenità della piazza».
Corsi sottolinea anche quelle che sono sempre state le prerogative della società, cioè quel saper fare di necessità virtù che ha consentito all’Empoli di navigare tra serie «A» e serie «B» negli ultimi 20 anni. «Se vado a Pisa e vedo il pubblico che contesta perché sono decimi in Lega Pro posso anche capirli – prosegue Corsi – ma se loro vedono i nostri che fischiano perché sono quart’ultimi in A si mettono a ridere. Pagando quanto a Pontedera qui si vede la Juventus, l’abbiamo vista spesso negli ultimi anni. Mi aspetterei che il pubblico riconoscesse di più questo fatto. Volete fischiare? Fatelo nei miei confronti, ho le spalle larghe per sopportarlo, ma prendersela coi giocatori non ci porta nessun tipo di vantaggio. Non ci aiuta, ci fa del male. Credo che gli sportivi condivideranno le mie parole, spero che sia stata solo la brutta partita col Genoa a far venir fuori la contestazione e credo a mente fredda si possa condividere come la serie A sia un sogno. Se riusciremo a salvarla sarà anche per merito loro.».
Il presidente difende anche la sua squadra di dirigenti. «Vivo il calcio da anni e vi assicuro che questi ragazzi faranno carriera. Accardi? Probabilmente – dice ancora – non ci viene ancora perdonata la rivoluzione dell’anno scorso, ma vi assicuro che davanti a persone che avevano calpestato la maglia dell’Empoli non potevamo fare altrimenti». Si parla di mercato. «Sappiamo quanto sia importante operare bene in questi ultimi due giorni, vogliamo almeno un difensore e una punta, ma non è semplice. L’Empoli deve fare calcio con fantasia, non abbiamo i mezzi che ha qualcun altro. Guardiamo in faccia la realtà: qui non arriva un americano o un cinese a comprare la società. Qui c’è un empolese che con la sua famiglia ha fatto di questo club una ragione di vita». Infine, Iachini: «Ha la nostra fiducia, ma la squadra ha dei problemi e tocca a lui risolverli».