
Il tecnico azzurro Beppe Iachini ha parlato alla vigilia della sfida con l’Udinese. “Sto cercando di valutare bene la condizione generale, il modulo lo decideremo sulla base di quello che abbiamo fatto in passato insieme al mio staff. Stiamo lavorando su diverse situazioni tattiche, abbiamo buoni margini di miglioramento e crescita. Non ho la bacchetta magica, ma mi auguro di vedere qualcosa già da subito”.
L’Udinese. “Importante, ma non decisiva. Dobbiamo interpretarla bene, mi aspetto da tutto il gruppo risposte giuste. Ci sono diverse partite in una, dovremo essere bravi”.
L’impatto. “Vado avanti secondo il mio percorso di lavoro. Quando entro in una squadra lavoro sulla tattica e sull’organizzazione dei reparti, dovremo avere la nostra identità e la nostra organizzazione nelle due fasi. Mi piace pensare che i ragazzi abbiano già potuto incamerare alcuni concetti”.
L’avversario. “E’ una squadra di grande qualità, hanno lavorato bene. Sono partiti a quattro dietro, ma adesso stanno giocando a tre. Hanno voluto dare un’organizzazione diversa, ma hanno messo in crisi il Milan e hanno fatto bene anche a Genova”.
L’aspetto mentale. “Non posso pretendere di avere tutto quello che vorrei in cinque giorni, ma ovunque le mie squadre sono diventate figlie dell’allenatore. Dovremo avere i movimenti giusti, è sempre stato così e lo sarà anche qui. Dovremo essere super organizzati e lo faremo sia sul campo che attraverso il video”.
Il nuovo Empoli. “Prima di me è stato fatto un ottimo lavoro, ma al tempo stesso vado avanti secondo quello che è stato il mio percorso. Sono ripartito da tutto, sia dal possesso che dal non possesso. Dobbiamo avere le fondamenta, altrimenti rischiamo di essere più fragili”.
Sassuolo ed Empoli. “Come il Sassuolo l’anno scorso, questa squadra può fare più moduli. Questo è certamente un aspetto positivo. Abbiamo centrocampisti offensivi, esterni di gamba e tante situazioni da poter sfruttare. La serie A è cambiata molto, oggi è importante avere superiorità numerica nelle varie zone del campo e noi dovremo essere bravi in questo”.
Lo spirito. “Non possiamo regalare niente a nessuno, non possiamo essere bellini e basta. Se vogliamo tirarci fuori dai guai dobbiamo badare al sodo e portare a casa i punti”.
L’Udinese. “Non ho motivi di rivalsa, mi sono trovato bene”.
Le etichette. “Sono una persona umile che ha sempre lavorato sul campo, ho il record di punti col Palermo che ho stabilito battendo quello del mio stesso Chievo in B. Ho avuto modo di allenare con attaccanti che hanno segnato tantissimo, i numeri parlano chiaro. Forse è una cosa che è rimasta da quando ero calciatore, ma quello che conta per me è sempre stata l’organizzazione. Ho giocato sia a tre che a quattro”.
La Gumina. “L’ho fatto esordire a 17 anni, dobbiamo riprendere certi discorsi fatti insieme. Mi auguro che possa tornare quello che tutti si aspettano che sia”.