Il calcio è gol, anche se non solo. Il destino di molte squadre è spesso legato al rendimento dei loro goleador, che con le loro segnature contribuiscono a migliorare i risultati delle stesse. E se parliamo di squadre di provincia, è indubbio che questa realtà dipendano moltissimo dai loro bomber, spesso predicatori nel deserto o dotati di un talento che i compagni non hanno.

Il caso dell’Empoli calcio è sicuramente uno di questi. La squadra oggi allenata da Aurelio Andreazzoli, appena tornata in Serie A, è una delle realtà provinciali più divertenti e simpatiche degli ultimi anni, come lo dimostrano i risultati. Quattro anni fa, con Maurizio Sarri al timone, la squadra azzurra fu protagonista di una delle migliori stagioni della sua storia. Adesso, con Andreazzoli, proverà a restare in Serie A nonostante l’ardua concorrenza nella lotta per la salvezza. Eppure, nella sua storia recente, vi sono tre bomber che ne hanno fatto la storia. Andiamo a vedere chi sono.

Maccarone, l’apripista

Venuto fuori dalle giovanili del Milan, l’attaccante Massimo Maccarone ha fatto il suo approdo a Empoli nel lontano anno 2000, quando con appena 21 anni era uno degli attaccanti più promettenti del calcio italiano. In quell’estate formò una gran doppia offensiva insieme ad Antonio Di Natale, con il quale si sarebbe trovato molto bene dentro e fuori dal campo. Veloce nello smarcarsi e dalla buona tecnica individuale, colui chiamato da tutti “Big Mac” fu uno dei pochi calciatori ad essere convocato dalla nazionale maggiore italiana mentre militava in Serie B proprio con l’Empoli.

Con 16 reti nella prima stagione e 10 nella seconda, attirò l’attenzione del Middlesbrough, che puntò su di lui acquistandolo nell’estate del 2002 e tenendolo nelle sue fila fino al 2004. Maccarono fu senza dubbio l’apripista dei grandi attaccanti che hanno vestito la maglia della squadra toscana negli ultimi vent’anni, e il suo legame con la società tornò ad essere forte dopo una serie di pellegrinaggi in Europa e in Italia.

Richiamato dal presidente Fabrizio Corsi nel gennaio 2012 in B, l’attaccante piemontese riprese a segnare con continuità, aiutando la squadra a risalire in A nell’anno 2014-15, per poi restare ad Empoli fino all’addio al calcio l’estate scorsa. I suoi 92 gol in campionato con la maglia della squadra toscana lo rendono il secondo cannoniere di sempre della storia del club. Indimenticabile il suo gol alla Juventus, squadra assoluta favorita alla vittoria dello scudetto secondo le scommesse calcistiche con una quota di 1,45 il 17 settembre, nel novembre 2015, che valse la storica vittoria contro i bianconeri.

Di Natale, fino alla nazionale

Più o meno contemporaneo di Maccarone, Antonio Di Natale è il quarto cannoniere di sempre dell’Empoli, dove giocò per sei stagioni in totale. Ritiratosi qualche anno fa dal calcio giocato e adesso collaboratore del tecnico Pasquale Marino allo Spezia, è uno dei goleador più prolifici degli ultimi anni della Serie A, quando con la maglia dell’Udinese si laureò per ben due volte consecutive capocannoniere del campionato con 29 e 28 reti. Tuttavia, va ricordato che gli inizi della sua grande carriera sono stati ad Empoli, dove trovò la sua dimensione al principio del nuovo millennio.

Sono ben 49 i suoi gol con la maglia azzurra tra Serie B e Serie A, il tutto prima di spiccare il volo verso Udine e diventare il primatista di reti e presenze della storia del club friulano. Tuttavia il suo apporto all’economia calcistica dell’Empoli fu importante, dato che nel club toscano fu l’artefice principale della promozione in A nella primavera dell’anno 2002. La prima stagione in A con l’Empoli lo vide iniziare ad imporsi anche ad altissimi livelli, con 13 reti in 27 presenze, una media di tutto rispetto. Se poi vediamo i suoi numeri in carriera, notiamo come Di Natale sia il più grande giocatore passato per l’Empoli.

Nel suo palmarés vi è anche un secondo posto con l’Italia all’Europeo del 2012 in Polonia e Ucrania. Ma, al di là dei gol e delle statistiche, il napoletano è stato un idolo della piazza empolese in un’epoca nella quale nessun altro riusciva ad illuminare tanto il Castellani con giocate individuali. Anche se, in pochi avrebbero pensato che di lì a poco un altro campano avrebbe fatto le fortune dell’Empoli.

Tavano, capitano dal gol facile

Il campano in questione è Francesco Tavano, per gli amici Ciccio. Nato a Caserta nel 1979, stesso anno di nascita di Maccarone, Tavano è con 120 reti il massimo cannoniere della storia dell’Empoli. Passato quest’estate alla Carrarese, il casertano ha anch’egli vissuto due esperienze diverse all’Empoli. La prima dal 2001 al 2006 e la seconda dal 2011 al 2015. Non c’è dubbio che, grazie alla maturità acquisita in altre piazza, la sua seconda tornata al Castellani sia stata molto più proficua e incisiva.

Con la maglia azzurra, con la quale ha vestito anche la fascia di capitano per varie volte ed ha giocato oltre 300 incontri, ha raggiunto anche il traguardo dei 100 gol in Serie B, categoria nella quale ha sempre fatto la differenza.

Le sue prestazioni sono state importanti anche nella sua ultima stagione in A con l’Empoli, quando agli ordini di Maurizio Sarri i toscani stupirono tutti per il loro gioco divertente e propositivo. Ancora molto legato alla piazza, Tavano non è soltanto il più grande marcatore di sempre del club ma anche una figura che tutti i tifosi ricordano ancora con molto affetto.